Slow page dei Missionari della consolata

Per nostra madre terra

Prima di tre schede per animare gruppi giovanili sull’enciclica del papa «Laudato si’»

Malargue, Mendoza, Argentina. cc_Martín Benitez_flickr.com

Ecco la prima di una serie di tre schede pensate per animare gruppi giovanili sull’enciclica del papa «Laudato si’»: suggerimenti e strumenti per promuovere una sensibilità ecologica secondo una prospettiva missionaria. Per iniziare prenderemo in esame i primi due capitoli dell’enciclica, con l’obiettivo di «scattare» una fotografia sullo stato di salute del nostro pianeta e recuperare il valore della Creazione.

Per leggere la scheda n.2, clicca qui.
Per leggere la scheda n.3, clicca qui.

Durata dell’incontro: 1h e 30′ circa
Destinatari: dai 14 anni
Materiale: cartelloni, pennarelli, fotocopie dei documenti per i gruppi, pc e proiettore.

INTRODUZIONE
Uno sguardo d’insieme (10’)
«Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?» (LS 160), è l’interrogativo cruciale della Laudato si’, che prosegue: «Questa domanda non riguarda solo l’ambiente in modo isolato», ma anche il senso dell’esistenza e i valori alla base della vita sociale: «Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?». Se non ci poniamo queste domande di fondo – dice il Pontefice – «non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importanti».

PRIMO MOMENTO
Cap 1. Quello che sta accadendo alla nostra casa.
Il primo capitolo dell’enciclica affronta «vari aspetti dell’attuale crisi ecologica» (15): per ascoltare il grido della creazione, per «trasformare in sofferenza personale quello che accade al mondo, e così riconoscere qual è il contributo che ciascuno può portare» (19).

Lavoro di gruppo (20’)

Albero acacia Namibia. cc_Global Environment Facility.

I partecipanti vengono suddivisi in quattro gruppi, a ciascuno dei quali vengono consegnati alcuni documenti. L’animatore spiega che ogni gruppo rappresenta gli esperti di una determinata materia ambientale che dovranno esporre le proprie relazioni al summit internazionale sul clima. Ciascun gruppo deve quindi leggere i documenti e decidere come presentarne i contenuti durante la simulazione del summit.

Il summit sul clima (20’)
Dopo essersi preparati, i partecipanti si siedono in cerchio per simulare l’assemblea del summit sul clima. L’animatore farà da moderatore dei lavori.
Ogni gruppo deve quindi presentare brevemente gli studi fatti sull’argomento assegnato.

Primo gruppo. I mutamenti climatici
«I cambiamenti climatici sono un problema globale con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità» (25). Se «Il clima è un bene comune, di tutti e per tutti» (23), l’impatto più pesante della sua alterazione ricade sui più poveri. «La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile» (25).
* Articolo su Cop21: Emanuela Di Pasqua, Cambiamento climatico: tutto quel che c’è da sapere di Cop 21, in Corriere della sera, 30/11/2015.
* Pagg. 6-9 del dossier Ispra, Ricapitolando… L’ambiente. Annuario dei Dati Ambientali 2014-2015, da http://annuario.isprambiente.it/
* Notizie dal mondo: I. Quattrone, Cresce il rischio di tifoni nelle Filippine, www.meteoweb.eu, 29/02/2016.

Secondo gruppo. La questione dell’acqua
«L’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti» (30).
* Comunicato stampa: Un mondo senza igiene: ancora 2,5 miliardi non hanno gabinetti e fogne, in unicef.it, sul rapporto Oms-Unicef, Progress on sanitation and drinking-water – 2013 update.
* Pagg. 10-13 del dossier Ispra, Ricapitolando… L’ambiente. Annuario dei Dati Ambientali 2014-2015, da http://annuario.isprambiente.it/
* Notizie dal mondo: Adnkronos, In guerra per l’oro blu, quando l’acqua genera conflitti, in panorama.it, 27/02/2015.

Terzo gruppo. La tutela della biodiversità
«Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre» (33).
* WWF Italia, Biodiversità e cambiamenti climatici, Nov. 2015, in www.wwf.it/clima.
* Pagg. 4-5 e 14-15 del dossier Ispra, Ricapitolando… L’ambiente. Annuario dei Dati Ambientali 2014-2015, http://annuario.isprambiente.it/

Quarto gruppo. Il debito ecologico
Nel quadro di un’etica delle relazioni internazionali, l’enciclica indica l’esistenza di «un vero “debito ecologico”» (51), soprattutto del Nord nei confronti del Sud del mondo.
Papa Francesco segnala «un certo intorpidimento e una spensierata irresponsabilità» (59). Mancano una cultura adeguata (53) e la disponibilità a cambiare stili di vita, produzione e consumo (59), mentre urge «creare un sistema normativo che […] assicuri la protezione degli ecosistemi» (53).
* Articolo: Antonio Cianciullo, Oggi è l’Overshoot Day. Scatta il debito ecologico, in la Repubblica, 13/08/2015.
* Articolo: Luca Aterini, Earth overshoot day, quando il debito ecologico aumenta le disuguaglianze economiche, in www.greenreport.it, 19/08/2014.
* Articolo sullo spreco alimentare: Spreco di cibo, in http://foodrightnow.it.
* Statistiche sulla fame nel mondo: http://it.wfp.org/la-fame/statistiche.

SECONDO MOMENTO
Cap 2. Il Vangelo della creazione
Papa Francesco rilegge i racconti della Bibbia, offrendo una visione che viene dalla tradizione ebraico-cristiana e motivando la «tremenda responsabilità» (90) dell’uomo nei confronti del creato, e l’intimo legame che unisce tutte le creature. Nella Bibbia, «il Dio che libera e salva è lo stesso che ha creato l’universo» (73).

La creazione (25’)

cc_Cristóbal Poyato_flickr.com

Si legge (con sottofondo musicale) il brano della creazione: Genesi 1,1-30. Oppure si presenta il video intitolato Bellissimo video sulla creazione del mondo, reperibile su Youtube (durata 19’).
«Questi racconti suggeriscono che l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra. Secondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi. Questa rottura è il peccato» (66). Per questo, anche se «qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature» (67). All’essere umano spetta la responsabilità di «“coltivare e custodire” il giardino del mondo (cfr Gen 2,15)» (67), sapendo che «lo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio» (83).
«Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura “è contrario alla dignità umana”» (92), ma «non può essere autentico un sentimento di intima unione con gli altri esseri della natura, se nello stesso tempo nel cuore non c’è tenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umani» (91). Serve la consapevolezza di una comunione universale: «Creati dallo stesso Padre, noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, […] che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e umile» (89).
Il papa conclude il capitolo con il riferimento al cuore della rivelazione cristiana: «Gesù terreno» con la «sua relazione tanto concreta e amorevole con il mondo» è «risorto e glorioso, presente in tutto il creato con la sua signoria universale» (100).

CONCLUSIONE
Alla conclusione dell’incontro, l’animatore propone la preghiera che papa Francesco scrive nelle ultime pagine dell’enciclica, affinché «sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone» (246).

Preghiera cristiana con il creato

Pelican, Walvis Bay Namibia. cc_Global Environment Facility.

Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza.
Laudato si’!
Figlio di Dio, Gesù,
da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura
con la tua gloria di risorto.
Laudato si’!
Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l’amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori
per spingerci al bene.
Laudato si’!
Signore Dio, Uno e Trino,
comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo,
dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine
per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti
con tutto ciò che esiste.
Dio d’amore, mostraci il nostro posto
in questo mondo
come strumenti del tuo affetto
per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell’indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli,
e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita,
per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’!
Amen.

Canto: Laudato sì

Deborah Corti

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