Slow page dei Missionari della consolata

01/ Gesù. Frammenti di un ritratto

L'alfa e l'omega

Arcabas, Emmaus, 1994

Noi siamo cristiani perché crediamo in Gesù Cristo. Per noi cristiani Gesù di Nazareth è il centro della storia umana e della nostra vita.

Stimolato da Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, che, all’inizio del suo pontificato, scrisse i tre volumi su Gesù di Nazareth, quasi come introduzione al suo servizio di vescovo di Roma, senza la pretesa di scrivere una vita di Gesù che presenti compiutamente la sua figura e il suo messaggio, vorrei delineare alcuni frammenti per un ritratto che lo renda sempre più vivo nella mia/nostra vita.

Introduzione

«Chiudete le orecchie quando qualcuno vi parla d’altro che di Gesù Cristo, della stirpe di David, figlio di Maria, che realmente nacque, mangiava e beveva, che fu veramente perseguitato sotto Ponzio Pilato, che fu veramente crocifisso e morì al cospetto del cielo, della terra e degli inferi e che poi realmente è risorto dai morti. Lo stesso Padre suo lo fece risorgere dai morti e farà risorgere nella stessa maniera in Gesù Cristo anche noi, che crediamo in lui, al di fuori del quale non possiamo avere la vera vita» (Sant’Ignazio d’Antiochia, Lettera ai cristiani di Tralle).

Titolo di condanna: proclamazione messianica

La scritta che siamo abituati a vedere sulla croce di Cristo, Inri (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum), ci è riferita in Giovanni 19,19-20: «Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce: vi era scritto “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”. Era scritta in ebraico, latino e greco».

Scritta nelle lingue usate in quell’epoca in Palestina, è segno di universalità, proclamazione di fronte al mondo intero.

Gesù non si è proclamato chiaramente come Messia (il Cristo): l’ha fatto invece Pilato, il quale, cedendo all’accusa dei Giudei, con la sua iscrizione di condanna a morte, redatta in tutte lingue usate in Palestina in quel tempo, finì per proclamare Gesù, pendente alla croce, come il Re (Messia, Cristo) giustiziato dai Giudei.

Questa iscrizione di condanna a morte, la condanna a morte della storia, finì paradossalmente per diventare al contempo la «professione di fede», il vero e proprio punto di partenza e radice della fede cristiana che vede in Gesù il Cristo. In quanto è crocifisso questo Gesù è il Cristo, il re.
La sua crocifissione è la sua regalità: la sua regalità sta nell’aver dato se stesso agli uomini (cfr. J. Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana, Brescia 2005, p. 196).

Nell’iscrizione per la croce, Pilato definisce il «reato» di Gesù in maniera particolare: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei» (Gv 19,19). Fino a quel momento, Gesù aveva evitato il titolo di Messia o di re (cf Mc 8,27-31) per impedire interpretazioni errate. Ora il titolo di re può apparire davanti a tutti. Nelle tre grandi lingue di allora, Gesù viene pubblicamente proclamato re. Tale dichiarazione sta ora davanti alla storia del mondo. Gesù è stato «elevato». La croce è il suo trono, dal quale attira il mondo a sé, da quel luogo dell’estremo dono di sé, da questo luogo di un amore veramente divino, egli domina come il vero re, a modo suo – nel modo che né Pilato, né i membri del sinedrio avevano potuto comprendere (cfr. J. Ratzinger, Gesù di Nazaret, Libreria Editrice Vaticana, 2011, vol 2, p. 236).

Una traccia del percorso che faremo

Nei prossimi mesi, affronteremo per quasta rubrica di Amico la figura di Gesù, dando qualche spunto e lasciando poi al desiderio del lettore di cercare approfondimenti.

Seguiremo il seguente itinerario:

  1. Gesù profeta annunciato : le profezie messianiche e il loro adempimento.
  2. Uno sguardo al Credo, la professione di fede di ogni cristiano, con breve spiegazione dell’articolo cristologico.
  3. Gesù personaggio storico.
  4. I documenti su Gesù: fonti pagane, fonti ebraiche, fonti cristiane.
  5. La voce del Concilio Vaticano Secondo.
  6. Gesù visto da vicino.

Alcuni riferimenti bibliografici

  • La Sacra Bibbia
  • Catechismo della Chiesa cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 1992
  • Youcat. Youth Catechism per conoscere e vivere la fede della Chiesa, Città Nuova, 2011
  • Vittorio Messori, Ipotesi su Gesù, SEI, Torino 1977
  • Luciano Pacomio, Gesù. I 37 anni che venti secoli fa cambiarono il senso della storia e i nostri destini, Piemme, Casale Monferrato, 1997
  • Joseph Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana, Brescia 2005
  • Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret, Libreria Editrice Vaticana, I, 2007; II, 2011
  • Andrea Tornielli, Inchieste su Gesù, Gribaudi, Torino 2014
  • Andrea Tornielli, Vita di Gesù, (con il commento di Papa Francesco), Piemme, 2022 ;
  • Giacomo Biffi, Gesù di Nazaret. Centro del cosmo e della storia, LDC 2009
  • Frei Betto, Quell’uomo chiamato Gesù, EMI, Bologna 2011

di Mario Barbero

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Mario Barbero

Padre Mario Barbero, missionario della Consolata, nato nel 1939, è stato a Roma durante il Concilio, poi in Kenya, negli Usa, in Congo RD, in Sudafrica, in Italia, di nuovo in Sudafrica, e ora, dal 2021, nuovamente in Italia. Formatore di seminaristi, ha sempre amato lavorare con le famiglie tramite l’esperienza del Marriage Encounter (Incontro Matrimoniale).

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Padre Mario Barbero, missionario della Consolata, nato nel 1939, è stato a Roma durante il Concilio, poi in Kenya, negli Usa, in Congo RD, in Sudafrica, in Italia, di nuovo in Sudafrica, e ora, dal 2021, nuovamente in Italia. Formatore di seminaristi, ha sempre amato lavorare con le famiglie tramite l’esperienza del Marriage Encounter (Incontro Matrimoniale).