Slow page dei Missionari della consolata

Colombia. Giovani di pace

Sottrarre i giovani alla violenza

Padre Angelo ritratto tra la gente di uno dei villaggi della sua parrocchia.

Un progetto per costruire coscienze e tessere legami di pace in un territorio nel quale i ragazzi respirano violenza fin dalla nascita e sono corteggiati dai gruppi armati in cerca di nuove leve.

Amici, sono padre Angelo Casadei, missionario della Consolata. Mi trovo lungo il fiume El Mecaya nel dipartimento del Putumayo, Sud della Colombia, parrocchia di Solano e, assieme al seminarista Duverney Gutierrez, sto visitando alcune comunità cristiane.
Iniziamo dall’ultimo villaggio della parrocchia Yurilla, dove celebriamo l’Eucaristia domenicale con persone che vengono anche dai villaggi circostanti.
Alcuni guerriglieri che non hanno aderito all’accordo di pace camminano per le vie di questo piccolo gruppo di case.

Il giorno dopo facciamo il viaggio a ritroso risalendo il fiume. Ogni giorno ci fermiamo in un villaggio diverso. Vi sono comunità di contadini venuti da altre parti della Colombia per «cercare fortuna»: nelle loro zone di provenienza la maggior parte delle terre fertili sono in mano ai latifondisti, mentre altri cercano la loro «fortuna» nella coltivazione della coca provocando, oltre al danno sociale, sofferenza alla foresta per l’abbattimento di alberi.
Incontriamo nel nostro viaggio anche comunità indigene autoctone che da secoli vivono in queste terre in equilibrio con la natura. In Colombia le leggi per proteggere l’Amazzonia sono molto severe: tagliare alberi è considerato un delitto gravissimo, come uccidere.

La guerra non è finita

A metà della nostra visita pastorale arriviamo a Pailita dove celebriamo alcuni battesimi. Dormiamo in una casa di contadini vicino al recinto delle mucche. La notte è accompagnata dal loro odore e muggito. Si aggiunge anche il rumore degli elicotteri dell’esercito che ci passano sopra la testa e, più tardi, il frastuono delle bombe: da qualche parte l’esercito sta attaccando un accampamento di quello che resta della guerriglia, e mi viene spontaneo pensare: «Quando finirà questa guerra?».
Poco prima dell’alba sentiamo il rumore assordante dei motoscafi dell’Armata Colombiana. Li vediamo passare con poderose mitragliatrici bene in vista. L’intento è di combattere e catturare i superstiti dopo l’attacco notturno.

Il commercio della coca

La tentazione del commercio della coca è grande tra la gente: è un traffico illegale che frutta molti soldi, controllato da organizzazioni che arruolano nel loro «esercito di morte» sempre nuovi uomini. Il denaro facile, un fucile in mano per comandare, sono seduzioni forti per molti giovani che non riflettono sui rischi per loro e le conseguenze per gli altri.
Tre giovani uccisi dall’esercito
Quando arriviamo a casa, a Solano, in parrocchia arriva la notizia di tre giovani del paese assassinati dall’esercito. Hanno portato i loro corpi a Villavicencio, al centro della Colombia. Dopo i dovuti accertamenti, l’esercito rilascerà il nulla osta ai familiari che li vogliono riconoscere per la sepoltura. Quelli non riconosciuti verranno seppelliti nelle fosse comuni.
La sorella di Juan Diego, uno dei tre, ci chiede aiuto per trasportare il fratello a Solano. Ci vogliono 2,5 milioni di pesos (ca. 660 euro) per attraversare mezza Colombia per strada e per fiume. La parrocchia appoggia la famiglia con una celebrazione alla quale è invitata la comunità per portare offerte. Altre istituzioni locali aiutano la famiglia per il resto delle spese. Il dolore è grande. Organizziamo anche una veglia di preghiera per la pace.

Aiutiamo i giovani

In questo contesto la preoccupazione della chiesa locale è rivolta ai giovani. Molti genitori, soprattutto dei villaggi, mi dicono: «Padre, se avessi la possibilità di mandare mio figlio a studiare da un’altra parte lo farei, qui il rischio che entri nelle file dei gruppi armati è alto».
Per questo cerchiamo di animare i giovani, qui a Solano (2.600 abitanti) e nei nove centri dell’immenso territorio della parrocchia nei quali ci sono le scuole superiori con i loro collegi che raccolgono i ragazzi dei villaggi circostanti. Stiamo formando leader locali perché siano loro stessi animatori di altri giovani. Siamo presenti costantemente nella scuola primaria e secondaria, e proponiamo anche mezze giornate d’incontro nel centro pastorale della parrocchia.
A livello del Vicariato partecipiamo anche ad alcuni incontri con giovani di altre parrocchie. Tutto ciò perché non si sentano soli in questo cammino di ricerca degli autentici valori umani e nella custodia della foresta amazzonica.
Grazie per le vostre preghiere e la collaborazione economica che ci permettono di realizzare tutte queste attività.

di Angelo Casadei

PS: se volete saperne di più, vi invito a guardare un video che ho realizzato prima di Natale 2018. Presenta con alcune interviste la nostra presenza di missionari/e della Consolata nel Caquetá Putumayo.

Missione Caquetà, canale Youtube di Angelo Casadei.

Leggi, scarica, stampa da MC luglio 2019 sfogliabile.

Leggi l’articolo di maggio che lanciava il progetto: Colombia. Giovani di Solano costruttori di pace

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Angelo Casadei

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