Con la gola secca e lo stomaco contratto ti cerco. In una terra sterile, sporcata dal sangue.
La menzogna sulla bocca del nemico ti descrive lontano, mi giudica indegno, pronuncia una condanna di separazione irreparabile tra te e me.
Ma nelle notti abitate da rabbia e angosce, mi ricordo della tua promessa, di te e della tua destra che mi sostiene.
Chiudo le orecchie alle parole dell’accusatore, le apro a quelle del tuo amore.
E così precedo l’aurora stringendomi a te. E l’anima assetata trova acqua che zampilla, ristoro la carne che desidera guarigione.
Il tuo amore vale più della vita (cfr. Sal 63).
Per questo le mie labbra canteranno la tua lode fino agli estremi confini della terra.
Pur morendo, è possibile vivere in eterno all’ombra delle tue ali.
Per questo esulto di gioia tra le nazioni.
Ho sentito il calore del tuo fiato sul mio volto fuori dal sepolcro.
Per questo sarò nel mondo testimone di te vivo.
Perché il tuo amore vale più della vita.
Perché tu, oh Dio, sei il mio Dio, dall’aurora mi cerchi.
In ascolto della sete e della fame dei popoli,
buon mese missionario da amico.
Luca Lorusso
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Luca Lorusso
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