Slow page dei Missionari della consolata

Certosa di Pesio, bucare il buio

La festa della Consolata in Certosa.

La festa della Consolata alla Certosa di Pesio.

Sono le 20 del 20 giugno 2020. Una data indimenticabile, esordio del solstizio d’estate, come indimenticabile è questa serata, fredda, ma limpida. Il grande chiostro della Certosa di Pesio fa da cornice alla messa nel parco per celebrare la Festa della Madonna Consolata, patrona dei Missionari che, da oltre 80 anni, abitano e custodiscono questo luogo.

Costruita novecento anni orsono dai monaci Certosini, e inserita in un contesto naturalistico affascinante, la Certosa di Pesio è un patrimonio spirituale e culturale senza eguali che ha accompagnato e ancora accompagna ed attira tanti fedeli, pellegrini e turisti.

Nel parco vengono lentamente occupate le numerose sedie, distribuite a raggera nel rispetto del distanziamento delle norme anti Covid. L’altare è costituito dal ceppo di un larice, ciò che rimane di uno dei due maestosi alberi del bosco divelti dalla furia di una tromba d’aria di due anni fa: essi mostrano che ogni sofferenza, ogni dolore, ha un senso se trasformato in qualcosa di bene e bello, buono e giusto.

Sullo sfondo ci sono le bandiere degli paesi del mondo dove lavorano i missionari della Consolata. La Messa viene celebrata dai Missionari e da alcuni Parroci delle parrocchie limitrofe. Il coro della Parrocchia della frazione Rivoira di Boves anima e scandisce i tempi della celebrazione.

L’atmosfera è suggestiva ed emozionante, molto partecipata, siamo inaspettatamente in tanti, più di 250. Ad ogni intenzione di preghiera l’Ave Maria è recitata nelle diverse lingue dei paesi delle missioni, sottolineando l’universalità e l’unità portate dal Vangelo nel rispetto delle differenze. Dopo la celebrazione c’incamminiamo dietro al quadro raffigurante la Madonna Consolata.

Mentre il giorno poco a poco si spegne, le fiaccole poco a poco si accendono bucando il buio con la loro luce tremula di vari colori tra i canti e la recita delle Ave Maria che nessuna mascherina potrà mai attutire.

La processione giunge infine al Piccolo Chiostro inferiore, centro del primo nucleo certosino, e intorno alla statua del fondatore dei Missionari della Consolata, il Beato Giuseppe Allamano, riceviamo la benedizione sotto lo sguardo benevolo e materno di Maria.

Che la Consolata aiuti tutti noi e le nostre famiglie.

di Paola Nasti

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Paola Nasti

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