Slow page dei Missionari della consolata

Costruire ponti tra strada e chiesa

L’estate della «Spera», parrocchia consolatina a Torino.

L’estate del 2016 nella parrocchia Maria speranza Nostra si è annunciata con la sorpresa della nomina del suo parroco, padre Godfrei Msumange, a superiore dei missionari della Consolata in Tanzania. Una notizia che ha suscitato emozioni forti e diverse, ma che non ha rallentato la passione, forza e voglia di continuare a gettare le reti, di non rimanere a guardare ma di continuare a costruire un ponte tra la strada e la parrocchia, soprattutto per le nuove generazioni minacciate come sono da certi «mercanti» di morte, che lasciano i nostri giovani tristi, annoiati e senza speranza.

Il torneo Allamano cup svoltosi tra maggio e giugno ha coinvolto un’ottantina di giocatori tra adolescenti, giovani e qualche adulto di tutte le provenienze geografiche possibili e immaginabili: un piccolo evento che rappresenta bene il quartiere multietnico di barriera di Milano a Torino, dove sorge la parrocchia Maria Speranza Nostra e il suo Oratorio «Spera». Il torneo che prende il nome dal fondatore dei missionari della Consolata nella sua seconda edizione ha come obiettivo quello dell’animazione missionaria attraverso la conoscenza del volto, della vita e delle opere del nostro fondatore e, di conseguenza, di quelli dei missionari della Consolata «sul campo». Gli altri obbiettivi sono quelli dell’integrazione, del conoscersi a vicenda e apprezzarsi giocando, divertendosi, cioè tramite la gestione del tempo libero e lo sviluppo delle proprie capacità sportive e umane.

Ci sono poi state le quattro settimane dell’estate ragazzi all’insegna della gioia, del divertimento, della fatica, della creatività, della collaborazione e soprattutto del tema della misericordia, in sintonia con i cammini della chiesa universale. Un’attività che coinvolge famiglie, bambini, educatori della parrocchia e tanti volontari sotto il cocente sole di luglio.

Un esperienza particolarmente bella è stata quella di ritrovarsi, a metà luglio, sotto la neve. Quota 2000m a sant’Anna di Vinadio (CN) al campo estivo con le medie tra preghiera, escursioni, attività di gruppo e contemplazione della natura.

Le attività, nel mese di agosto dovrebbero sospendersi, ma visto che il 40% degli italiani non sono andati in vacanza quest’anno (figurarsi gli stranieri), si è continuato a organizzare altri escursioni in montagna, giornate all’aperto, e lavori vari in parrocchia, giusto per stare insieme, pregare un po’ e divertirsi.

Dopo l’estate ci si rituffa a capofitto nel cammino «ordinario», inventare, uscire, cercare la gente, mettersi nelle difficoltà delle persone come ci sfida a fare continuamente papa Francesco, ma sempre, come voleva il nostro fondatore, in punta di piedi, nel silenzio e nel rispetto di ciascuno e del suo cammino.

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