Slow page dei Missionari della consolata

Segni di fede

Questa mattina era ancora buio e c’era un vento gelido, quanta fatica ad uscire da casa per recarci nella ger-cappella… 

Qui ogni mattina recitiamo il rosario e celebriamo l’eucarestia con la nostra gente.
Arrivata nella ger avrei voluto avere una video camera per filmare e non dimenticare: una quindicina di persone erano già lì, attorno alla stufa a pregare. Noncuranti del freddo e dei cani randagi, hanno lasciato le loro tende per venire a pregare. Quanto è grande questo Dio, che tocca davvero il cuore delle persone e le chiama a sé a sperimentare il suo amore!

Insieme a queste 15 donne, c’era anche un uomo, Bold, marito di Deejit, una delle nostre battezzate; è da due settimane che ogni mattina viene a pregare con noi. Dice di aver sognato un signore che lo dissuadeva dall’andare lontano in cerca di una fortuna improbabile e lo invitava ad andare a pregare.
Da quell’incontro, ogni mattina è presente e dice che la sua vita sta cambiando, non beve più e ogni giorno spende tempo a imparare a memoria le preghiere. Gli scarponi di feltro ai piedi, il rosario tra le mani, guarda verso l’icona della Consolata, in attesa della messa. Se avessi più fede, forse non mi sorprenderei troppo per questi miracoli che ogni giorno il Signore compie.
Ieri una giovane mi è venuta incontro con un bel sorriso sulle labbra: “Abbiamo fondato il gruppo giovanile! Ci chiameremo ‘Stella Di Misericordia’ e abbiamo deciso di alternarci
nell’assistenza ai bambini del dopo-scuola e di offrirci agli anziani poveri del quartiere per qualche piccolo servizio di cui possano aver bisogno, come spaccare la legna della stufa o lavare la biancheria”. Solo pochi mesi fa ci sembrava un sogno pensare a giovani che si impegnino volontariamente per gli altri; da quando siamo arrivati ad Arvaiheer 6 anni fa è la prima volta che sentiamo un discorso del genere.
Le preghiere spontanee della messa sono quasi sempre di lode: “Grazie per questo nuovo splendido giorno che ci regali, Signore…; grazie perché hai ascoltato il mio grido…; ti lodo perché anche oggi posso ascoltare la tua Parola…”. Ho il cuore colmo di stupore: quanto è grande la provvidenza di Dio e anch’io insieme alla gente in chiesa questa mattina, durante la messa voglio ringraziare il Signore perché fa sorgere il sole e accompagna con amore la nostra semplice vita.

Dal "da Casa Madre" – 03/2012

P. Giorgio Marengo IMC e Sr. Lucia Bortolomasi, MC

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