Slow page dei Missionari della consolata

Amico gher ha fatto goal!

Il progetto di solidarietà «Amico gher» lanciato da amico a ottobre 2012 ha raggiunto il suo obiettivo nel giro di poche settimane: un anno (e più) di attività di dopo scuola, ricreative, assistenziali nella gher dei missionari della Consolata è garantita ai ragazzi di Arvahieer grazie alle offerte (piccole e grandi) di voi lettori.
Ecco la lettera con cui padre Giorgio ringrazia chi ha dato il proprio contributo.

Carissimi amici e lettori di amico,
è proprio vero: un gesto, anche piccolo, di vera fraternità e condivisione lascia il segno e può cambiare la realtà.
È quanto è successo grazie a voi, che avete risposto generosamente alla nostra richiesta di aiuto per continuare ad accogliere i bambini e i giovani di Arvaiheer nella nostra grande tenda del dopo-scuola, in Mongolia.
Un altro rigido inverno (abbiamo raggiunto anche i -30!) sta diventando un po’ meno duro per merito del vostro contributo. Grazie!
Desidero esprimere personalmente, a ciascuno di voi, la riconoscenza della nostra gente di Arvaiheer: vi siete prodigati per assicurare legna e carbone per le nostre stufe, cibo per il nutrimento quotidiano, materiale didattico e cancelleria per le attività ricreative, medicinali e copertura per le spese scolastiche dei nostri ragazzi che studiano nella capitale, secondo quanto vi avevamo indicato nel numero di amico di Ottobre 2012. Il raggiungimento degli obiettivi del progetto è un segno molto bello del vostro amore per il prossimo e di come la solidarietà possa arrivare concretamente anche in un paese lontano come la Mongolia.
Ai margini del deserto del Gobi, a oltre 400 km a sud-ovest della capitale Ulaanbaatar, la nostra piccola comunità (diventata da poco parrocchia) desidera continuare a offrire consolazione, nel segno di Maria, Madre di Misericordia, a cui è stata dedicata la chiesa. Vorremmo che chiunque passi dalla missione di Arvaiheer possa gustare anche solo una goccia di quella vera consolazione che sgorga dal Signore e che si traduce in attenzione e cura dei più piccoli.
Un gesto di solidarietà in tempo di crisi economica ha un valore ancora più grande: credere che anche nelle difficoltà possa esserci spazio per la condivisione, nonostante i sacrifici in più. Il progetto «Amico gher» si è potuto realizzare grazie a persone come voi, che hanno questa fiducia e questa speranza.
Il tutto grazie ad amico, che conferma di essere un valido strumento di sensibilizzazione e di cooperazione missionaria. Complimenti ad amico e grazie ancora a tutti voi!

di Giorgio Marengo

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