Il suo volto ti abita, Maria, ora che non puoi più toccarlo. Lo vedi ogni momento.
È tranquillo mentre, neonato, si addormenta attaccato al tuo seno. È sorridente a due anni tra le braccia di Giuseppe. È serio tra i maestri nel tempio in adolescenza.
È il volto del tuo Signore, il viso bello di tuo figlio.
Lo scruti tra la folla che lo ama. Lo contempli sporco di polvere e sangue. Lo abbracci nell’orto degli ulivi, quando vi ordina di rimanere a Gerusalemme per ricevere lì lo Spirito Santo, poco prima che venga elevato in alto e sottratto al tuo sguardo da una nube.
Erano quaranta giorni che stava con voi, e pronunciava parole di consolazione, e compiva prodigi.
Ora ne sono trascorsi nove senza vederlo più, e tu custodisci tutto nel tuo cuore.
Oggi il tuo popolo celebra la Pentecoste, il memoriale della consegna a Mosè della Legge sul Sinai, del momento in cui Israele è diventato il popolo di Dio e Adonai suo Signore. La Città Santa è in fermento. Anche gli amici di Gesù lo sono. Si domandano che fare, cosa celebrare.
E all’improvviso viene dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempie la casa dove state tutti insieme. Vedi lingue come di fuoco che si dividono e si posano su ciascuno. Anche su di te. E tutti venite colmati di Spirito Santo (cfr. At 2,1-11).
A quel rumore, la folla multietnica di Gerusalemme si raduna. E tutti rimangono stupiti nel sentire gli apostoli parlare delle grandi opere di Dio nelle loro lingue native.
Oggi la Chiesa nasce dallo Spirito, e nasce missionaria. Nasce da una Legge scritta sul cuore, capace di parlare di vita piena ed eterna alla vita di ogni donna e ogni uomo.
Anche tu rinasci Maria.
Forse speravi che lo Spirito promesso ti avrebbe chiarito tutto. Quello che da più di trent’anni in qua è accaduto in te e attorno a te e che ancora oggi accade.
Invece hai ricevuto la chiarezza definitiva che, semplicemente, tutto sta in modo saldo nelle mani amorevoli del Padre, che tutto viene da Dio e a Dio torna. Anche tu, anche tutto ciò che hai meditato e mediterai nel tuo cuore.
Oggi sei consolata, Maria, sorella e consolatrice.
Consolati dal Consolatore,
buon cammino sulle strade del mondo,
da Amico,
Luca Lorusso
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Luca Lorusso
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