Slow page dei Missionari della consolata

Mattoni di presenza


Padre Alessandro Conti fa il punto e invita i lettori di amico a proseguire con le donazioni.
La presenza di consolazione nelle periferie del mondo passa anche tramite i mattoni.

Grazie alle offerte già arrivate, il progetto, lanciato nell’ottobre scorso, è in fase di realizzazione.

Carissimi amici della Missione,
vi spero bene, sereni, in buona salute fisica e sprirituale. I lavori per la costruzione della casa dei missionari sono iniziati a novembre, grazie anche al vostro generoso contributo, dopo aver terminato il salone multiuso finanziato in parte da una Ong del Canada e in parte da noi e dalla gente del villaggio.

Per ciò che riguarda la casa, posso dirvi che il lavoro procede a buon ritmo. La prima parte dei lavori è durata un tempo abbastanza significativo. Si trattava di realizzare fondamenta solide, che, come si usa qui nei villaggi, sono realizzate in pietra e cemento. Dopo aver posto le fondamenta, stiamo per concludere le pareti del primo piano, con tutte le divisioni interne della casa, e ci si prepara per fare il primo soffitto. Sarà una costruzione di due piani. Al piano terra troveranno spazio la cucina soggiorno, la sala riunioni, una camera per gli ospiti, uno spazio per i dialoghi spirituali e/o psicologici, un bagno, una dispensa. Mentre il piano alto sarà suddiviso in cinque camere per noi missionari e per i seminaristi.
Grazie per il vostro aiuto e il vostro cuore missionario. La nostra presenza di ascolto, consolazione, riconciliazione tra la gente di Juanacatlan passa anche tramite la concretezza di una casa da abitare e in cui accogliere chiunque desideri incontrare noi e il Signore.
Un caro saluto a ciascuno,

Alessandro Conti
 

di Alessandro Conti

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Alessandro Conti

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