Anche questo anno alla Certosa di Pesio si è tenuto il ritiro famiglie. L’opportunità che i Missionari della Consolata offrono a diverse coppie di vivere alcuni giorni di ritiro spirituale per arricchire il loro percorso di fede senza doversi preoccupare della gestione dei figli, per i quali è organizzato un percorso a cura di diversi animatori (professionali e semplici volontari).
A metà Agosto eravamo 26 famiglie, accompagnate dai Missionari della Consolata padre Francesco Peyron, padre Lino Tagliani, padre Beppe Cravero a cui aggiungiamo il biblista Angelo Fracchia, il preziosissimo fratel Gaetano Borgo e il diacono Lázaro Gil Chaúque (una vera benedizione).
Le cinque giornate di ritiro (contando il giorno di arrivo e quello di partenza) propongono diversi momenti di preghiera comunitaria: al mattino la liturgia delle ore con le lodi (alle quali partecipano anche i figli); prima di pranzo, l’adorazione guidata e, nel tardo pomeriggio, il rosario passeggiato nel chiostro e nel parco della Certosa, subito seguito dalla celebrazione dell’Eucaristia, per la quale ci si ricongiunge ai propri figli.
La catechesi è articolata in tre diversi momenti: al mattino, con un’ora di lectio e/o testimonianza che stimola la coppia a farsi delle domande e darsi delle risposte. Questa ora è poi seguita da uno spazio di tempo che la coppia passa a confrontarsi sul tema affrontato, seguendo la traccia e gli spunti di riflessione proposti.
Dopo il pranzo comunitario nel salone si ha a disposizione un po’ di tempo libero dopo il quale, nuovamente consegnati i figli alle attività pomeridiane, divisi in gruppi, si condivide ciò che è stato il frutto del lavoro mattutino e ci si confronta su vari temi che la famiglia si trova ad affrontare sia al proprio interno che nella società.
Nel dopocena il tempo è a disposizione per conoscersi meglio o per partecipare ad alcune attività pensate e organizzate dalle famiglie stesse. Ad esempio, da qualche anno, una delle famiglie presenti ci propone uno spettacolo di magie, giochi, balletti e scherzi al quale partecipare tutti insieme in allegria.
Questo anno, inoltre, il ritiro famiglie è coinciso con la celebrazione dell’Assunta che ha dato la possibilità ai presenti di partecipare insieme alla comunità locale e alla presenza del Vescovo di Mondovì, monsignor Egidio Miragoli, alla fiaccolata che ogni anno si tiene con celebrazione della Messa nella Chiesa abbaziale superiore, processione all’interno del parco e chiostro e conclusione con benedizione e saluti nella Chiesa abbaziale inferiore con affidamento alla Madonna Consolata.
Ogni anno, per la catechesi, viene scelto un passo delle Scritture su cui riflettere, approfondire e condividere. Il tema del ritiro di questo anno è stato un passo della lettera di San Paolo ai Romani (12,1-2): «Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto». Nel primo giorno il tema affrontato è stato «Discernere ciò che è di Dio»; il secondo giorno «Trasformazione, cambiamento, conversione»; il terzo giorno «Cambiare per trasformare il mondo».
È stata una esperienza bellissima e forte a detta di tutti, sia per chi era alla prima esperienza che per le famiglie «veterane».
L’accoglienza dei Missionari della Consolata e la bellezza dei luoghi (che da soli ci parlano dei doni ricevuti da Dio) hanno reso questi giorni ancora più speciali.
di Chiara Scarabelli
Chiara Scarabelli
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