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Laudate Deum. Fare la mia parte

Transizione Energetica

Ecco il secondo di tre schemi d’incontro per animare gruppi giovanili a partire dall’esortazione apostolica di papa Francesco, «Laudate Deum» sulla cura del creato.

Tema: La transizione ecologica nella quotidianità.
Obiettivo: sensibilizzare e responsabilizzare i ragazzi sulla transizione ecologica ed energetica nel quotidiano.
Durata dell’incontro: mezza giornata.
Destinatari: dai 16 anni in su.
Materiale: PC, proiettore, carta, penne, cartelloni, post-it, schede di ruolo.

Dopo un momento di accoglienza e presentazione, si può iniziare l’incontro con un canto e con la seguente preghiera, tratta dall’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’.

Preghiera per la nostra Terra

«Dio Onnipotente, / che sei presente in tutto l’universo / e nella più piccola delle tue creature, / Tu che circondi con la tua tenerezza / tutto quanto esiste, / riversa in noi la forza del tuo amore/ affinché ci prendiamo cura / della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle / senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri, / aiutaci a riscattare gli abbandonati / e i dimenticati di questa terra / che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita, / affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, / affinché seminiamo bellezza / e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori / di quanti cercano solo vantaggi / a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, / a contemplare con stupore, / a riconoscere che siamo profondamente uniti / con tutte le creature / nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta / per la giustizia, l’amore e la pace» (LS 246).

Quale senso?

Nel precedente incontro abbiamo iniziato a parlare della transizione ecologica, di alcune cause dei cambiamenti climatici in atto e della necessità di un’azione globale di transizione energetica accompagnata dalle azioni individuali e quotidiane di ciascuno di noi.
Riprendendo l’aspirazione di una relazione armoniosa tra creato e uomo, come si afferma nel secondo capitolo dell’esortazione di Papa Francesco Laudate Deum, si possono girare ai ragazzi le domande del pontefice:

  • Qual è il senso della mia vita?
  • Qual è il senso del mio passaggio su questa terra?
  • Qual è in definitiva il senso del mio lavoro e del mio impegno? (LD 33).

Conferenze delle parti

Nel quarto capitolo dell’esortazione, il Papa richiama alcune passate Conferenze delle Parti, le Cop, che annualmente riuniscono rappresentanti di oltre 190 Paesi delle Nazioni Unite per affrontare la questione climatica.
Già nella Cop3 di Kyoto del 1997 ci si era impegnati a ridurre entro il 2012 le emissioni dei gas serra del 5% rispetto al 1990, obiettivo che, di fatto, non è ancora riuscito del tutto. Inoltre, negli anni successivi la comunità internazionale si era impegnata a offrire aiuti ai paesi in via di sviluppo per coprire queste misure e per dare assistenza per affrontare gli effetti del cambiamento climatico.
Con l’accordo della Cop 21 di Parigi del 2015, ci si è impegnati ad assumere la transizione energetica verso le energie rinnovabili e si è riaffermato l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature medie globali sotto i 2 gradi rispetto ai livelli pre industriali.
Nel 2022 (Cop 27 di Sharm El Sheikh) si è constatato che le fonti fossili offrono ancora gran parte dell’energia mondiale e che il loro utilizzo aumenta.
Si è definito un sistema di finanziamento per le perdite e i danni nei Paesi colpiti dai disastri climatici.
Nel quinto capitolo della Laudate Deum, pubblicata il 4 ottobre 2023, il Papa ha scritto le sue proiezioni circa la Cop 28 che si sarebbe svolta tra fine novembre e metà dicembre negli Emirati Arabi Uniti. Qui ha tratteggiato il suo sogno che la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico portasse a una decisa accelerazione della transizione energetica, con impegni efficaci, coraggiosi e concreti, e desse il via a una svolta.
Molto significativo è stato il Messaggio del Papa del 2 dicembre 2023 ai partecipanti alla Cop 28 di Dubai. In esso esprime speranza nei risultati dell’incontro, e allo stesso tempo afferma che le devastazioni del creato, frutto di ripetuti peccati strutturali dell’umanità, sono offese a Dio.
La Cop 28 di Dubai sembra aver raggiunto l’accordo, per la prima volta, sull’avvio dell’abbandono dei combustibili fossili.

Gioco di ruolo

L’animatore propone al gruppo di simulare una Cop: in 10 minuti spiega cosa faranno e divide i ragazzi in 4 o 5 gruppi, ciascuno dei quali rappresenterà un Paese o un’organizzazione (ad esempio, Stati Uniti, Cina, Unione Europea, Paesi in via di sviluppo, Ong ambientaliste).
Altri 10 minuti saranno dedicati da ciascun gruppo per studiare la propria scheda e preparare una breve presentazione sui suoi interessi, priorità e proposte per la transizione energetica da esporre durante il dibattito (le schede sono reperibili nella versione online dell’articolo).
I gruppi si riuniscono per la conferenza che durerà circa mezz’ora. L’animatore può assumere il ruolo di moderatore. Ogni gruppo presenta la propria posizione (circa 2-3 minuti per ciascuno). Dopo le presentazioni, si apre la discussione su temi chiave come la riduzione delle emissioni, il finanziamento delle energie rinnovabili, il supporto ai paesi in via di sviluppo, ecc.
I gruppi negoziano cercando di raggiungere un accordo su un piano d’azione comune. Devono considerare le esigenze di tutti e cercare compromessi realistici.
Il gioco si conclude con 15 minuti di debriefing e riflessione: quali sono state le sfide principali nel negoziare? Quali compromessi avete dovuto fare? Come vi siete sentiti nel rappresentare diversi interessi?
L’animatore collega l’attività con i temi della Laudato Si’ e della Laudate Deum, riflettendo su come la fede e i valori cristiani possano ispirare azioni concrete per la cura del creato.

SCHEDE PAESE PER IL GIOCO DI RUOLO

Scheda 1: Stati Uniti

Dati e Informazioni
Emissioni di CO2: Circa 5.3 miliardi di tonnellate all’anno (2023).
Fonti di Energia: 60% da combustibili fossili (gas naturale, carbone), 20% nucleare, 20% rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico).
Impegni Climatici: Riduzione delle emissioni del 50-52% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030.
Sfide: Resistenza politica interna, dipendenza dal carbone e dal petrolio, necessità di modernizzare le infrastrutture energetiche.
Priorità
Promuovere l’energia rinnovabile e le tecnologie pulite.
Investire in infrastrutture per l’efficienza energetica.
Collaborare con altri paesi per finanziare la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie energetiche.
Proposte
Creazione di un fondo internazionale per il supporto tecnologico ai paesi in via di sviluppo.
Aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili.
Implementare politiche di carbon pricing per incentivare la riduzione delle emissioni.

Scheda 2: Cina

Dati e Informazioni
Emissioni di CO2: Circa 10 miliardi di tonnellate all’anno (2023).
Fonti di Energia: 70% da carbone, 10% petrolio e gas naturale, 20% rinnovabili e nucleare.
Impegni Climatici: Picco delle emissioni di CO2 entro il 2030 e neutralità carbonica entro il 2060.
Sfide: Elevata dipendenza dal carbone, necessità di bilanciare sviluppo economico e riduzione delle emissioni, inquinamento urbano.
Priorità
Sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Migliorare l’efficienza energetica delle industrie.
Investire in tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS).
Proposte
Implementazione di un programma globale di scambio di tecnologie pulite.
Collaborazione internazionale per la ricerca e lo sviluppo di CCS.
Aumento degli investimenti in energia solare ed eolica.

Scheda 3: Unione Europea

Dati e Informazioni
Emissioni di CO2: Circa 2.9 miliardi di tonnellate all’anno (2023).
Fonti di Energia: 40% rinnovabili, 20% nucleare, 40% combustibili fossili.
Impegni Climatici: Riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, neutralità climatica entro il 2050.
Sfide: Differenze tra i paesi membri, necessità di un mercato unico dell’energia, transizione giusta per i lavoratori delle industrie fossili.
Priorità
Promuovere l’energia verde e la sostenibilità.
Creare un mercato unico dell’energia in Europa.
Assicurare una transizione giusta per tutti i cittadini europei.
Proposte
Aumentare i finanziamenti per le energie rinnovabili.
Introduzione di un sistema di certificati verdi a livello europeo.
Supporto finanziario per la riconversione delle aree industriali in declino.

Scheda 4: Paesi in via di Sviluppo

Dati e Informazioni
Emissioni di CO2: Variabili, ma in crescita con lo sviluppo economico.
Fonti di Energia: Prevalentemente fossili, ma in alcuni casi forte dipendenza da biomassa tradizionale.
Impegni Climatici: Diverse priorità e capacità di impegno a causa delle esigenze di sviluppo e riduzione della povertà.
Sfide: Accesso limitato alle tecnologie pulite, finanziamenti insufficienti, vulnerabilità agli impatti climatici.
Priorità
Accesso a finanziamenti internazionali per lo sviluppo sostenibile.
Sviluppo delle infrastrutture energetiche.
Riduzione della povertà e miglioramento della qualità della vita.
Proposte
Creazione di un fondo globale per l’energia sostenibile.
Supporto tecnico e finanziario per progetti di energia rinnovabile.
Iniziative di capacity building per l’implementazione di tecnologie pulite.

Scheda 5: ONG Ambientaliste

Dati e Informazioni
Missione: Promuovere la sostenibilità ambientale, ridurre le emissioni di gas serra, proteggere gli ecosistemi.
Attività: Advocacy, sensibilizzazione, ricerca, implementazione di progetti di sviluppo sostenibile.
Sfide: Ottenere finanziamenti, influenzare le politiche pubbliche, bilanciare sviluppo economico e protezione ambientale.
Priorità
Aumentare la consapevolezza pubblica sui temi climatici.
Promuovere politiche ambientali ambiziose e vincolanti.
Supportare comunità vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico.
Proposte
Campagne di sensibilizzazione a livello globale.
Pressione per l’adozione di politiche climatiche più ambiziose.
Partenariati con governi e imprese per progetti di sviluppo sostenibile.

Dal Messico

L’animatore può offrire ai giovani un breve racconto sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e sull’interconnessione che accomuna tutte le cose, come dice Papa Franceso nella Laudato Si’: «L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. Di fatto, il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta. […] oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (LS 48-49).
Nella periferia di Città del Messico, Texcoco, c’è una zona di recente invasione abitativa, dove tante persone vivono da anni senza i servizi basici come l’acqua potabile o le fognature.
Nel mezzo della strada c’è un canale dove scorrono le acque reflue a cielo aperto. In assenza di un buon metodo di raccolta dell’immondizia, questa viene spesso gettata nel canale.
Quando arriva la stagione delle piogge – sempre più intense per via del cambiamento climatico -, il canale esonda allagando le case. La gente perde così i suoi beni e, inoltre, è esposta a una lunga serie di malattie.
Vi chiederete: «E perché buttano l’immondizia per strada e non si prendono cura del suolo pubblico?». Tra i motivi, forse c’è anche quello di non sentire di appartenere al territorio.

Conclusione

L’animatore offra un orizzonte di speranza e susciti nei giovani il desiderio di impegnarsi alla luce dell’analisi condivisa. Si può citare ancora la Laudato Si’: «Insieme a tutte le creature, camminiamo su questa terra cercando Dio, perché “se il mondo ha un principio ed è stato creato, cerca chi lo ha creato, cerca chi gli ha dato inizio, colui che è il suo Creatore”. Camminiamo cantando! Che le nostre lotte e la nostra preoccupazione per questo pianeta non ci tolgano la gioia della speranza» (LS 244).
Successivamente chieda ai ragazzi di prendersi un tempo personale di preghiera e riflessione su quanto condiviso: quale mondo voglio costruire e lasciare alle generazioni future? Cosa posso fare io?
Si utilizzi il canto di Laura Pausini, «Il mondo che vorrei» e, dopo il tempo personale, si favorisca la condivisione dei propri sogni, inquietudini e impegni a gruppetti.
Ogni gruppo faccia un cartellone finale con gli impegni di ciascuno o del gruppo di condivisione. Esso sarà poi condiviso e spiegato in plenaria e motivo di verifica futura.

Elena Salvagnin

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