Slow page dei Missionari della consolata

E si mise a sedere sulla cenere /Giona 3

Quaresima. Chissà che il tuo ardente sdegno non si plachi

Foto di Brad Neathery su Unsplash

Eccoti sul tuo trono, antico Re di Ninive.
Siedi avvolto nel profumo mediorientale del tuo manto.
La città su cui regni è come la tua vita. Tumultuosa, disarticolata. Traboccante di commerci e lingue, gesti umani e grugniti di bestie, piazze vivaci e vicoli ripugnanti, odori e polvere.
Ci vogliono tre giorni di cammino per attraversarla. Quando ci provi, ti stupisce.
A volte t’imbatti in misteriosi bastioni fortificati, e li aggiri. Non sai cosa celino, e si aprono solo pronunciando parole d’ordine che hai scordato.

Eccoti qui, sul tuo trono. Sei inquieto, ma non troppo. Amministri l’ordinario, pensi di avere tutto sotto controllo, o quasi.
Non ti accorgi, però, che il suolo trema e le nubi si addensano, non vedi che gli abitanti del tuo regno, uno dopo l’altro, si vestono di sacco e iniziano un digiuno.
Non ne prendi coscienza finché dentro te la fame non morde con insistenza. E allora la percepisci: c’è una voce che risuona per le strade. Chiede la tua presenza, e domanda di riportare alla memoria le parole d’ordine accantonate e lasciare da parte il resto.

Qualcosa di profondo sta avvenendo.
È la fine? O un’occasione?
Decidi che è un inizio, uno dei molti che già hai vissuto e che vivrai.
Qualcuno, un giorno, ricordando quanto accade in questo momento, scriverà a tuo riguardo: «Egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere» (Giona 3,1-10).
L’ordine che esce dalla tua bocca segue quanto già sta avvenendo: tutto ciò che vive e si muove nel tuo regno, uomini e bestie, si fermi, trattenga la voracità che l’acceca e lasci cadere la violenza che è nelle sue mani. Si liberi dalle false immagini che si è fatto di sé e del suo Dio e invochi il Signore perché riporti tra le case la vita.
Chissà che il tuo ardente sdegno per te stesso, o Re, non si plachi, e che tutto quanto doveva morire ed essere lasciato andare non si trasformi in cenere su cui riposare.

Dall’alto di una croce, e dalla luce di un sepolcro, una Parola ti riaprirà.

Buon cammino verso la Pasqua,
svincolati dai troni che ci bloccano e dai manti che ci coprono,
da Amico
Luca Lorusso

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