A trenta chilometri dal confine russo, la città di Charkiv è sotto attacco da più di un anno. La grave situazione umanitaria spinge molti a portare soccorso e aiuti.
Anche Mco offre il proprio contributo tramite l’opera della Caritas locale in contatto quotidiano con il nostro padre Luca Bovio, missionario in Polonia.
Il progetto Amico Caritas Charkiv ha l’obiettivo di fornire 50 stufe di ghisa ad altrettante famiglie bisognose di cuocere i cibi e scaldare le abitazioni nel lungo freddo ucraino.
Prima dello scoppio della guerra, Charkiv, seconda città ucraina, a soli 30 chilometri dal confine russo, contava un milione e mezzo di abitanti. Oggi la sua popolazione si è drasticamente ridotta.
Gli attacchi che da un anno la colpiscono quotidianamente la tengono in stato di perenne allerta.
Ancora più precaria è la vita delle molte persone, spesso anziane, che vivono nei piccoli centri e villaggi della provincia, a volte a ridosso della linea di fuoco russa.
In una situazione umanitaria così grave, qualsiasi aiuto che possa arrivare a chi si sta dando da fare sul posto è fondamentale per salvare vite, non solo dalla violenza diretta delle armi, ma soprattutto da quella della fame, del freddo, del buio, della solitudine, della disperazione.ù
L’appello della Caritas
Tra i molti che si stanno spendendo per gli altri, vi è don
Stasiewicz Wojciech, sacerdote polacco che lavora a Charkiv da sei anni, direttore della Caritas locale che distribuisce alla popolazione gli aiuti in arrivo.
Don Stasiewicz è uno dei molti contatti che padre Luca Bovio (di cui trovate la testimonianza a pagina 56 di questo numero di MC) ha stabilito negli ultimi mesi, prima e durante i suoi viaggi nel paese in guerra, per attivare un circolo virtuoso di solidarietà internazionale che sta portando in Ucraina aiuti e volontari da Italia, Polonia e altri paesi.
Frutto di uno dei viaggi di padre Luca è stato l’appello lanciato da don Stasiewicz già nel novembre scorso, ma purtroppo ancora attuale, per la raccolta dei fondi necessari a soccorrere migliaia di persone in gravi difficoltà, sia in città che nelle campagne della zona.
«Carissimi – scrive – […] la città in cui vivo si trova da mesi sotto attacco missilistico. A causa di questo, moltissimi edifici pubblici e privati sono completamente o parzialmente distrutti. Il sistema di riscaldamento di tanti uffici e abitazioni è inutilizzabile.
Per questo mi rivolgo a voi chiedendo la possibilità di ricevere stufe a legna per le abitazioni, generatori di corrente per ospedali e scuole, pannelli di legno per coprire le finestre delle abitazioni distrutte dai bombardamenti. […] Come potete immaginare il numero di edifici colpiti è altissimo per cui più aiuti riceveremo, più istituzioni e persone potremo aiutare […]».
Il progetto di Amico
Nel momento in cui scriviamo, a inizio febbraio, padre Luca Bovio ci conferma che una delle priorità della Caritas di Charkiv continua a essere la fornitura di stufe a legna per le abitazioni rimaste senza energia elettrica e gas.
Il freddo di quelle zone, glaciale durante i mesi invernali, rimane intenso anche durante la primavera e l’autunno. In media, infatti, le temperature superano i 20°C di massima e i 10°C di minima solo nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto.
Il progetto di amico di questo mese, rispondendo all’appello di don Stasiewicz e di padre Luca, si propone di raccogliere fondi per l’acquisto in loco di almeno 50 stufe casalinghe di ghisa da offrire ad altrettante famiglie tra quelle assistite dalla Caritas.
di Luca Lorusso
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Leggi anche:
- L’intervista a padre Luca Bovio sul numero di MC marzo 2023.
- I resoconti dei viaggi di padre Luca Bovio in Ucraina sul sito di MC, nella rubrica «Fuori carta».
- Come i Magi, portando doni
- A Charkiv, un Natale speciale
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Luca Lorusso
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