«In fondo, che ci dichiariamo cristiani o no, non prendiamo sul serio Gesù», esordisce l’Autore.
Chi davvero perdona settanta volte sette? Chi offre l’altra guancia? Chi vende tutto per darlo ai poveri?… Quella di Gesù, allora, è solo suggestiva utopia?
«Io propongo di imparare a prendere sul serio Gesù – insiste padre Nolan -. Perché è proprio oggi, in quest’epoca, che ne abbiamo bisogno».
E, partendo dall’attuale contesto postmoderno e dalle aspirazioni non soddisfatte dell’umanità, rende eloquente per noi oggi l’esperienza personale di Gesù. Ci porta così a scoprire che cristiani non si nasce ma si diventa, in un lento e difficile percorso d’incontro quotidiano con il Signore.
Per chi lo intraprende, è l’avventura più straordinaria, la via che conduce a una libertà radicale oltre che alla realizzazione personale.
Autore: Nolan Albert
Sudafricano di origine inglese, è frate domenicano. Nel 1983 fu eletto Maestro generale del suo ordine, carica cui rinunciò per continuare sul campo il suo impegno contro l’apartheid. Esponente della "teologia contestuale", è autore di diversi libri.
anno: 2013
formato: 12×21
pagg. 256
euro 15,00
INDICE
Premessa alla seconda edizione italiana, 9
Introduzione, 11
PRIMA PARTE – I SEGNI DEI NOSTRI TEMPI
Fame di spiritualità, 19
La crisi dell’individualismo, 33
Globalizzazione dal basso, 45
La scienza dopo Einstein, 57
SECONDA PARTE – LA SPIRITUALITÀ DI GESÙ
Una rivoluzione, 73
Profeta e mistico, 89
Una spiritualità di guarigione, 105
TERZA PARTE – LA TRASFORMAZIONE PERSONALE OGGI
Nel silenzio, nella solitudine, 123
Imparare a conoscere se stessi, 135
Con un cuore pieno di gratitudine, 147
Come bambini, 157
Mollare la presa, 169
QUARTA PARTE – GESÙ E L’ESPERIENZA CHE SIAMO TUTTI UNA SOLA COSA
Essere una sola cosa con Dio, 183
Essere una sola cosa con se stessi, 193
Essere una sola cosa con gli altri, 203
Essere una sola cosa con l’universo, 217
Libertà radicale, 233
Bibliografia, 247
PRESENTAZIONE
Cristiani si diventa di Albert Nolan
In fondo, che ci dichiariamo cristiani o no, non prendiamo sul serio Gesù. Tranne qualche sorprendente eccezione, in generale non amiamo i nostri nemici, non porgiamo l’altra guancia, non perdoniamo settanta volte sette, non benediciamo coloro che ci maledicono, non condividiamo i nostri averi con i poveri, non riponiamo in Dio tutta la nostra fede e speranza. Troviamo delle scuse: "Non sono un santo"; "Gesù non diceva mica a tutti, no?"; "È un grande ideale, ma poco pratico oggi".
Io propongo invece di imparare a prendere sul serio Gesù. Perché è proprio oggi, in quest’epoca, che ne abbiamo bisogno.
In realtà, ciò che dobbiamo affrontare è appunto l’oggi, i nostri tempi. Troppo spesso viviamo in una specie di mondo dei sogni che non guarda in faccia i problemi e i pericoli del presente. Secondo certi cristiani si può prendere sul serio Gesù senza preoccuparsi molto di quello che succede nel mondo circostante. Eppure la spiritualità di Gesù era strettamente legata al contesto. Egli leggeva i segni dei tempi e insegnava ai suoi discepoli a fare altrettanto (Mt 16,3-4). Prendiamo sul serio Gesù quando, tra le altre cose, cominciamo a leggere i segni dei nostri tempi con onestà e sincerità.
Per leggere i segni dei tempi non si deve guardare il nostro mondo da fuori, come se non ne facessimo parte. Noi siamo inestricabilmente coinvolti in questa rete di relazioni. È il nostro mondo e non possiamo avere nessun genere di spiritualità seria se non qui.
Nella prima parte di questo libro, quindi, ho presentato la mia lettura dei segni dei nostri tempi. Nella seconda parte ho esaminato più da vicino la spiritualità di Gesù. Nella terza e quarta parte ho considerato la possibilità di mettere in pratica, nel contesto odierno, una spiritualità ispirata da Gesù.
Il fulcro di questo libro, dunque, è la spiritualità. A giudicare dal gran numero di titoli sull’argomento, che oggi è possibile trovare praticamente in tutte le librerie, si è diffuso un interesse senza precedenti riguardo ai temi spirituali. Gran parte di queste pubblicazioni, però, tende a emarginare Gesù o persino a escluderlo come irrilevante. D’altro canto, quelli che mettono Gesù al centro tendono a fare di lui l’oggetto della loro spiritualità, anziché una persona che aveva una propria spiritualità dalla quale si può imparare qualcosa. Non riusciremo ad apprezzare pienamente il significato che Gesù ha oggi nelle nostre lotte, finché non avremo compreso più a fondo la sua spiritualità.
Vorrei mostrare come le strade nuove ed entusiasmanti aperte dinanzi a noi dagli eventi e dalle scoperte del nostro tempo rendano possibile a molta più gente vivere lo spirito cristiano di libertà e di amore. Vorrei anche suggerire che la spiritualità di Gesù può essere più che mai importante oggi.
Io l’ho chiamata "spiritualità della libertà radicale" e in questo libro ho cercato di spiegare perché è particolarmente rilevante nella nostra epoca. Ho tentato di proporre una spiritualità pratica per il nostro tempo, radicata in quella di Gesù.
Mi sono concentrato sulla spiritualità, non sulla teologia. Anch’io deploro l’attuale divorzio tra questi due campi, ma poiché è la spiritualità a occuparsi di esperienza e di pratica, mentre la teologia si occupa di dottrine e di dogmi, in questo libro mi sono interessato solamente all’aspetto spirituale. Questo non è un libro di cristologia, sul significato teologico della vita, morte e risurrezione di Gesù. È un libro sulla spiritualità di Gesù, cioè sull’esperienza e sugli atteggiamenti che stavano alla base di ciò che egli diceva e faceva, di ciò che lo infiammava e lo ispirava.
Anche se ho dovuto dedicare qualche attenzione ai dettagli storici della vita di Gesù, non sono entrato negli attuali dibattiti sulla sua figura storica. I dati sono più che sufficienti a permetterci di leggere tra le righe ed estrapolare i lineamenti di una spiritualità. Spesso non è tanto importante sapere se Gesù abbia realmente detto la tale o talaltra frase, perché in entrambi i casi il suo atteggiamento verso la vita e le persone era il medesimo. Analogamente, le narrazioni raccolte dagli evangelisti possono essere efficaci conferme della particolare spiritualità di Gesù, anche se i racconti di per sé non si adeguano alle norme di accuratezza storica stabilite da alcuni autori.
Nonostante ciò, sono molto utili le recenti ricerche sul contesto culturale, sociale, politico ed economico nel quale Gesù sviluppò e mise in pratica la propria spiritualità. In seguito agli scavi estensivi in Galilea e in Giudea, e più in generale tutt’intorno al Mediterraneo, gli studi archeologici hanno messo ampiamente in luce le modalità con cui l’Impero romano interferiva nella vita della gente, dagli umili contadini fino ai re. Queste ricerche hanno anche fornito conferme all’ipotesi, frequentemente sostenuta negli attuali studi su Gesù di Nazaret, che egli fosse un contadino galileo. Queste informazioni sono utili per estrapolare la sua spiritualità dai dati disponibili.
Un altro dibattito nel quale non intendo entrare con questo libro riguarda le somiglianze e le differenze tra la spiritualità di Gesù e quella di altre fedi, religioni e visioni del mondo. Anche se talvolta ho accennato a qualche somiglianza e ho fatto notare la prossimità di Gesù alle tradizioni delle Scritture ebraiche, in generale mi sono concentrato solamente sulla spiritualità di Gesù in se stessa, evitando il più possibile di fare dei confronti.
Ho scritto questo libro in primo luogo per i miei compagni di fede cristiana, oggi tanto diversi e divisi, ma non solo per loro. Mi rivolgo anche a quelli che non vanno più in chiesa e a quelli che hanno deciso di non potersi più dichiarare cristiani. Ho cercato di scrivere per coloro che sono alla ricerca di una spiritualità rilevante, come per quelli che non pensano di aver bisogno di una spiritualità; per quelli che aderiscono a credenze e pratiche religiose, come per quelli che le hanno lasciate perdere. Scrivere per un pubblico così ampio e vario è estremamente difficile, se non impossibile. Ma ho cercato di farlo perché sono profondamente convinto che la spiritualità di Gesù abbia un’importanza unica dinanzi al dramma senza precedenti del mondo di oggi.
di EMI – Editrice Missionaria Italiana
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