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Custodi del Creato

Data la ricorrenza, il 5 giugno, della Giornata Mondiale dell’Ambiente, proponiamo alcuni spunti per costruire uno o più incontri sul tema dell’«Integrità del Creato».
Partendo dalla constatazione delle problematiche …

che caratterizzano la salute del nostro pianeta, e passando attraverso la presa di coscienza del nesso tra tali problematiche e lo stile di vita individuale e collettivo, e attraverso la consapevolezza dell’importanza biblica del tema del creato, e della custodia del creato, lo schema conduce alla proposta di alcune «buone pratiche» da adottare come singoli o come gruppi.

Obiettivi:
• far conoscere ai destinatari la gravità delle problematiche ambientali attuali;
• far comprendere come tali problematiche siano connesse con lo stile di vita di ciascuno;
• rilevare i legami tra l’ambiente e la Parola di Dio;
• far riflettere su responsabilità individuali e collettive;
• far conoscere alcune «buone pratiche» alternative.

Destinatari: dai 10 anni.

Durata: GLi spunti proposti possono essere utilizzati per un unico incontro o un percorso articolato in diversi incontri, a seconda delle esigenze.

Custodi del Creato
Gli effetti nocivi del cambiamento climatico e il degrado ambientale in cui versa buona parte del pianeta sono sotto i nostri occhi come pressante richiesta di assunzione di responsabilità, nei confronti della nostra stessa generazione e di quelle a venire, per un cambiamento reale e concreto.
Sospesi tra un’incauta sottovalutazione del problema ed eccessivi allarmismi, rischiamo di rimanere inerti di fronte a una questione urgente. L’unica risposta attuabile è quella di modificare il nostro stile di vita, cioè il nostro modo, personale e comunitario, di abitare il pianeta, di consumare, viaggiare, lavorare.
L’essere umano è l’unico ad avere una responsabilità morale verso gli altri esseri viventi.
Come cristiani, in modo particolare, siamo chiamati a vivere la Terra come dono da godere nella solidarietà con i fratelli.

Parole Chiave
Risorse. Il modello di vita occidentale, attraversato dal mito della crescita economica, si fonda su un consumo di risorse e di energie indiscriminato e insostenibile per il pianeta. Bisogna mettere in atto un cambiamento culturale che superi la visione utilitaristica e di dominio della Terra, per riscoprirla generatrice di vita per tutti.
Ecogiustizia. In funzione del progresso economico molti paesi del Sud del mondo vengono depredati delle risorse naturali e delle materie prime di cui è ricco il loro territorio. Essi sono quindi ridotti a meri fornitori, sfruttati e privati delle opportunità di sviluppo che la loro terra offre.
Moderazione. È lo stile di una scelta diversificata rispetto agli standard comuni. È una virtù creativa e intelligente che permette di valutare la quantità e qualità dei beni realmente necessari, e di scegliere di non consumare quelli superflui, con l’obiettivo di un arricchimento relazionale e spirituale. È uno stile basato sul riconoscimento dell’altro al quale il creato è destinato.

Riferimenti biblici
Suggeriamo alcuni brani biblici tra i molti riferiti alla Creazione, di cui l’uomo è parte, è destinatario, è responsabile.
Genesi 1,26-30: la creazione / Rm 8,19-23: la creazione è sottoposta alla caducità / Rm 11,33-36: inno alla sapienza di Dio / Col 1,15-20: Cristo primogenito di tutta la creazione.

Dalla Dottrina Sociale della Chiesa
Dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (486-487): «I gravi problemi ecologici richiedono un effettivo cambiamento di mentalità che induca ad adottare nuovi stili di vita, “nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi e degli investimenti”. Tali stili di vita devono essere ispirati alla sobrietà, alla temperanza, all’autodisciplina, sul piano personale e sociale. Bisogna uscire dalla logica del mero consumo e promuovere forme di produzione agricola e industriale che rispettino l’ordine della creazione e soddisfino i bisogni primari di tutti. Un simile atteggiamento, favorito da una rinnovata consapevolezza dell’interdipendenza che lega tra loro tutti gli abitanti della terra, concorre ad eliminare diverse cause di
disastri ecologici e garantisce una tempestiva capacità di risposta quando tali disastri colpiscono popoli e territori. La questione ecologica non deve essere affrontata solo per le agghiaccianti prospettive che il degrado ambientale profila: essa deve tradursi, soprattutto, in una forte motivazione per un’autentica solidarietà a dimensione mondiale».
«L’atteggiamento che deve caratterizzare l’uomo di fronte al creato è essenzialmente quello della gratitudine e della riconoscenza: il mondo, infatti, rinvia al mistero di Dio che lo ha creato e lo sostiene. Se si mette tra parentesi la relazione con Dio, si svuota la natura del suo significato profondo, depauperandola. Se invece si arriva a riscoprire la natura nella sua dimensione di creatura, si può stabilire con essa un rapporto comunicativo, cogliere il suo significato evocativo e simbolico, penetrare così nell’orizzonte del mistero, che apre all’uomo il varco verso Dio, Creatore dei cieli e della terra. Il mondo si offre allo sguardo dell’uomo come traccia di Dio, luogo nel quale si disvela la Sua potenza creatrice, provvidente e redentrice».
Altri stralci da documenti ecclesiali: Gaudium et spes 69 / Octogesima adveniens 21 / Centesimus Annus 37-43 / Messaggio per la 3a Giornata per la salvaguardia del creato 1.9.2008 / Caritas in Veritate 48-50.

Domande per la riflessione
• Il creato è un dono i cui frutti Dio ha messo a disposizione di tutti gli uomini di ogni generazione. Nella vita di ogni giorno quali attenzioni richiede questa responsabilità?
• Quali aspetti «inquinano» il cuore dell’uomo, rendendolo insensibile alla vita della terra?
• Come parrocchia, come gruppo, quali conversioni siamo chiamati a operare a tutela dell’ambiente?
• Sul nostro territorio, sono presenti realtà che già lavorano in questa direzione? È possibile una collaborazione?

Azioni possibili
Le «R» dell’ambiente: la sobrietà poggia su alcuni imperativi che iniziano tutti con la lettera «R». «Ridurre»: badare all’essenziale, scegliendo anche prodotti i cui imballaggi sono ridotti al minimo. «Recuperare»: riutilizzare lo stesso oggetto finché è servibile e riciclare tutto ciò che può essere rigenerato. «Riparare»: non gettare gli oggetti al primo danno. Alla base di tutto ciò c’è un quarto imperativo: «Rispettare». Solo sviluppando un profondo rispetto tratteremo bene le cose che ci rendono possibile la vita.

Azioni individuali
Bere acqua dal rubinetto: oltre a permettere un buon risparmio sulla spesa, consente di ridurre la mole di rifiuti in plastica, l’inquinamento atmosferico, il traffico, gli incidenti, ecc. Ogni distributore/acquedotto in Italia è obbligato per legge a effettuare almeno quattro controlli all’anno sulla base di parametri fissati dall’Istituto superiore di Sanità. Ai controlli effettuati dai gestori si aggiungono quelli svolti dalle Aziende sanitarie locali (Asl).
Usare regolatori di flusso dell’acqua: i frangi-flusso per rubinetti e docce permettono a una famiglia di ridurre fino al 50% il consumo giornaliero di acqua. Il volume del getto di acqua miscelata ad aria si mantiene corposo e confortevole. Se la pressione supera un certo valore, il riduttore agisce anche da regolatore, stabilizzandosi su una portata di circa 6 litri al minuto.
Differenziare i rifiuti.
Scegliere prodotti Fsc: il marchio Fsc identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Mobilità sostenibile: è un sistema di mobilità urbana in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’inquinamento e le esternalità negative, quali le emissioni di gas serra, lo smog, l’inquinamento acustico, la congestione del traffico urbano e l’incidentalità.
Investire nell’efficienza energetica: pannelli solari, lampade ad alta efficienza, elettrodomestici a basso impatto energetico, coibentare la casa.
Altri accorgimenti: spegnere le luci quando non servono; spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici; sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria; mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola; se si ha troppo caldo abbassare la temperatura dei termosifoni invece di aprire le finestre; ridurre gli spifferi degli infissi; utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne; non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni; inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni; utilizzare l’automobile il meno possibile e condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

Azioni collettive
Utilizzare stoviglie biodegradabili per le feste comunitarie.
Proporre una scelta di sobrietà nel festeggiare matrimoni, battesimi e prime comunioni, privilegiando la convivialità.
Realizzare banchetti informativi sui nuovi stili di vita.
Organizzare gite, viaggi, pellegrinaggi, campi scuola che privilegino il contatto con l’ambiente e prediligendo il treno e gli altri mezzi pubblici.
Partecipare a eventi come «Puliamo il mondo», un’iniziativa di cura e di pulizia, un’azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili.
Calcolare l’impronta ecologica: un indice statistico che misura la richiesta umana nei confronti della natura. Essa mette in relazione il consumo umano di risorse naturali con la capacità della Terra di rigenerarle.
Conoscere e partecipare a esperienze di sobrietà già in atto e crearne di nuove.

Bibliografia
• Aa.Vv., Economia e ambiente. La sfida del terzo millennio, Emi, 2005
• M. Wackernagel, W.E. Rees, L’Impronta Ecologica. Come ridurre l’impatto dell’uomo sulla terra, Edizioni Ambiente, 2008
• Vandana Shiva, Ritorno alla Terra. La fine dell’ecoimperialismo, Fazi Editore, 2009
• Vandana Shiva, Il bene comune della Terra, Feltrinelli, 2006
• Baker Cristoph, Ama la terra come te stesso, Emi, 2008
• Valerio Pignatta, L’insostenibile leggerezza dell’avere, Emi, 2009
• Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Ai giovani figli del pianeta, Emi, 2005
• Mirco Rossi, Energia e futuro. Le opportunità del declino, Emi, 2009
• Maria Teresa De Nardis, Guida ai detersivi bioallegri, Emi, 2009
• Mascia-Morandini-Navarra-Proietti, Termometro Terra. Il mutamento climatico visto da scienza etica e politica, EMI, 2004
• P. Tarchi-S. Morandini, Emergenza rifiuti. Una proposta tra orizzonti teologici ed esperienze operative, EMI, 2007
• F. Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrietà, EMI, 2007
• Vandana Shiva, Le guerre dell’acqua, Feltrinelli, 2004
• Francesco Gesualdi, Il mercante d’acqua, Feltrinelli, 2007
• Riccardo Petrella, Il Manifesto dell’acqua, EGA, 2001
• Cambiamento climatico: una prospettiva cristiana, in «Il Regno-Documenti», 3/2009, pag.106-118
• Microguida al consumo critico dell’acqua, a cura di Franco Mori e del Gruppo di Acquisto solidale di Pisa.

Sitografia
www.it.ekopedia.org
www.ecoage.it
www.emi.it/ambiente
www.wwf.it
www.commercioetico.it
www.differenziata.org
www.fsc-italia.it
www.triciclo.com
www.improntaecologica.it
www.impronta-idrica.org
www.mobilitasostenibile.it
www.mappaecoturismo.it
www.puliamoilmondo.it
www.rinnovabili.it
www.ipannellifotovoltaici.com
www.risanamentoenergetico.it
www.acquistiverdi.it
www.museoambiente.org
www.negozioleggero.it

Equipe diocesana Nuovi Stili di Vita, Arcidiocesi di Torino.
Tel. 0115156372
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