Slow page dei Missionari della consolata

Parlare di pastorale giovanile insieme

Un incotro tra Missionari consacrati e famiglie per parlare di giovani

Incontro Pastorale Giovanile, aprile 2017. Consacrati e laici a confronto.

Quando le diversità di opinioni ed esperienze si uniscono per lavorare a un progetto comune, il risultato non può che essere ottimale. È sicuramente questo il motivo per cui l’incontro sulla pastorale giovanile dei Missionari della Consolata svoltosi il 24 e 25 aprile 2017, che normalmente vede come partecipanti i soli padri, ha aperto le porte anche ai laici. Famiglie, giovani, studenti missionari e padri uniti nello scopo comune di costruire insieme un percorso mirato per bambini e ragazzi. Ed è proprio con questo obiettivo comune che tutti si sono seduti intorno a un tavolo per parlare e condividere le proprie realtà.

Durante l’incontro, che si è svolto al seminario di Bravetta (Roma), erano presenti 3 famiglie, 3 giovani e 15 padri missionari, provenienti dalle parrocchie che dai centri missionari della Consolata d’Italia. Sono state così presentate le attività svolte e quelle in programmazione, specialmente per l’estate 2017: le esperienze missionarie in Africa, i campi per giovani a Roma e in Portogallo fino a quelli per i più piccoli nei singoli centri, tutto è stato condiviso, analizzato, discusso e migliorato, per cercare di offrire un percorso missionario cristiano sempre più mirato e formativo.

In un perfetto clima familiare sono state discusse anche le problematiche attuali legate all’animazione di questi giovani, sempre più connessi online ma allo stesso tempo distanti nella vita reale. Una situazione in cui si vedono ragazzi distaccati dal mondo che li circonda ma allo stesso tempo desiderosi di fare esperienze pratiche. Gruppi che alcune volte è difficile comprendere, protagonisti di un mondo che cambia molto rapidamente, introducendo contenuti e linguaggi sempre differenti. Con questi presupposti, è iniziato uno scambio di opinioni in cui è stato analizzato lo stile di animazione missionaria portato avanti oggi dai singoli gruppi, in cui ognuno ha avuto l’opportunità di apprendere e consigliare.

Andrea Mondati con la moglie Marta e il figlio Giacomo. Al centro, il seminarista Celio.

Questi due giorni sono stati riempiti non soltanto dagli incontri della pastorale, ma anche da piccole esperienze di vita quotidiana trascorse all’intero del seminario di Bravetta. Tutti i partecipanti al corso hanno avuto l’opportunità di provare l’ospitalità dei seminaristi e di padre Paul Maina, che dirige l’istituto, che hanno accolto in egual maniera sia i padri provenienti dai centri, che i laici, con le loro vite ed esperienze. I bambini delle tre famiglie, ad esempio, sono stati intrattenuti da alcuni seminaristi che, carichi di gioia ed energia, hanno saputo riempire la giornata con giochi e passeggiate, senza far pesare l’assenza dei genitori. I ragazzi di turno in cucina hanno servito sempre deliziosi piatti che hanno rinfrancato lo spirito e il corpo. I momenti di spiritualità sono stati attimi di profonda e liberatoria riflessione, che hanno ispirato e guidato le giornate. Tutto si è svolto in un clima naturale, familiare, di forte gioia ed entusiasmo costruttivo, nonostante la partecipazione dei laici fosse una novità. Un’esperienza formativa in primis per chi ha partecipato, che ha avuto l’opportunità di crescere come laico o padre, ma sopratutto come formatore giovanile.

di Andrea Mondati

 

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Andrea Mondati

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