Slow page dei Missionari della consolata

Puglia, l’incontro di Missio Giovani

Partire dalla propria testa per arrivare ai piedi (degli altri).

Padre Dawinso Licona, in basso a destra, con alcuni dei ragazzi e giovani legati ai missionari della Consolata di Martina Franca (Ta) e Galatina (Le).

Don Tonino Bello ci ha insegnato che il cammino della Quaresima consiste, essenzialmente, nel “partire dalla propria testa” (con il rito del mercoledì delle ceneri) “per arrivare ai piedi degli altri” (con la lavanda dei piedi del giovedì santo). Se dovessi spiegare cos’è Missio Giovani, userei le stesse parole che Don Tonino ha pensato per parlarci della Quaresima.

Gli incontri di formazione e i meeting di Missio Giovani Puglia servono a questo: a lavorare sulla propria testa per “arrivare ai piedi degli altri”.

Mercoledì 5 marzo si è svolto a Lucera, presso il Centro Comunità Giovanni Paolo II, il secondo meeting del percorso regionale di formazione missionaria di Missio Giovani Puglia dell’anno 2016/17. La diocesi di Lucera ha ospitato circa 120 giovani provenienti da tutte le diocesi della Puglia. Anche questa volta abbiamo riflettuto sulla figura di Maria Maddalena. In particolare, la Maddalena ci ha introdotto al concetto di “resilienza”. Come ci ha ben spiegato Don Giuseppe Venneri, la Maddalena è l’esempio di cosa significhi “essere resiliente per un cristiano”.

La “resilienza” è concetto ben diverso dalla “resistenza”. Tutto quanto è resistente prima o poi, se sottoposto ad un peso gravoso, insopportabile, si rompe. Tale rottura è inevitabile. Quanto è resiliente, invece, una volta subito l’urto, il trauma, si piega, si adatta alla durezza del colpo, ma non si rompe.

Padre Dawinso Licona, in basso a destra, con alcuni dei ragazzi e giovani legati ai missionari della Consolata di Martina Franca (Ta) e Galatina (Le).

Il cristiano oggi, ma si potrebbe dire da sempre, è chiamato, più che a resistere, ad essere resiliente. Il cristiano non elude le difficoltà della vita, non scappa via, non si butta nell’alcool o nella droga per non pensare, ma affronta con grande umiltà la propria Croce e si piega sotto il peso della stessa, senza però cadere mai. Guarda in faccia al dolore, alla sofferenza, al fallimento, alla sconfitta con coraggio perché sa che Dio lo ama per quello che è. Il coraggio del cristiano è mosso dalla fede. E sono questa fede e questo coraggio che lo “rinnovano” continuamente, lo fanno rinascere ogni volta che pensa, solo per un attimo, di essere “morto” (dentro). Maria Maddalena è stata resiliente perché ha avuto il coraggio di affrontare la morte di Gesù; non è scappata via quando Gesù è stato crocifisso, quando tutto era perduto, ma ha avuto la forza di stare sotto la Croce e di caricarsi il peso di quello che sembrava un fallimento, la tragica fine del suo Maestro, in cui lei, molti, avevano creduto. E tale sacrificio le ha permesso di rinascere, nell’amore, quando Cristo è risorto. Come cristiani, quindi, possiamo o, forse, dobbiamo essere resilienti, proprio come Maria Maddalena.

Questo è il messaggio che ci lascia il secondo meeting regionale di Missio Giovani Puglia. Ancora una volta, come auspicava Don Tonino, siamo “partiti dalla testa”, ma abbiamo il compito, ora, di “arrivare ai piedi degli altri”.

Grazie alle diocesi di Lucera per la calorosa accoglienza, grazie a Missio Giovani Puglia, grazie a Maristella, grazie a tutti i volti di questa straordinaria famiglia.

I giovani dei Missionari della Consolata in Puglia

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Giovani IMC

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