Ecco la seconda scheda pensata per animare gruppi di giovani allo scopo di approfondire l’Evengelii Gaudium, l’esortazione apostolica di papa Francesco che tanti considerano il «manifesto politico» di papa Bergoglio.
La nostra esperienza
Iniziamo l’incontro riflettendo sulla nostra esperienza personale di incontro con la Parola.
Quali occasioni avete voi giovani per leggere il Vangelo e per calarlo nella vostra vita?
Guardate il video presente sulla pagina web della Casa Milaico di Nervasa (Tv): Scuola della Parola1. È un video creato da giovani che stanno facendo un cammino «su misura» per loro. Cosa ne pensate?
Avete mai vissuto l’esperienza della «scuola della Parola»?
Scuola della Parola
Un po’ di storia: Carlo Maria Martini (1927-2012), gesuita, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, fu un innamorato della Parola di Dio. Riteneva che il cristiano dovesse abbeverarsi alla fonte della Sacra Scrittura per riempirsi dello Spirito divino.
Ecco come lui descrive l’esperienza della Scuola della Parola: «Alcuni giovani, anni fa, mi hanno chiesto di insegnare loro a pregare con la Bibbia […]. Così ho incominciato a proporre, nel 1980, la Scuola della Parola in Duomo, e dalle poche centinaia di giovani presenti la prima sera siamo rapidamente passati a diverse migliaia. […] Io insistevo che la vera lectio incomincia quando, terminata la spiegazione del brano, si passa al silenzio meditativo, senza canti e senza musica. Era commovente constatare il profondo silenzio adorante di tanti giovani riuniti insieme. Dopo cinque anni in Duomo, […] abbiamo designato venticinque grandi chiese della diocesi, collegandoci via radio. […] I frutti sono stati consolanti […]. Successivamente […] abbiamo esteso la Scuola della Parola all’intero territorio diocesano. Perfezionando gradualmente il metodo, abbiamo aggiunto, ai classici momenti di lectio-meditatio-oratio-contemplatio, quello dell’actio, cioè di un’azione simbolica che dà concretezza all’agire derivante dall’ascolto della Parola».
L’Evangelii Gaudium
Nn.174-175: «Tutta l’evangelizzazione è fondata sulla Parola di Dio, ascoltata, meditata, vissuta, celebrata e testimoniata. La Sacra Scrittura è fonte dell’evangelizzazione. Pertanto, bisogna formarsi continuamente all’ascolto della Parola. La Chiesa non evangelizza se non si lascia continuamente evangelizzare. […] Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti […]».
Nn.152-153: «Esiste una modalità concreta per ascoltare quello che il Signore vuole dirci nella sua Parola e per lasciarci trasformare dal suo Spirito. È ciò che chiamiamo “lectio divina”. Consiste nella lettura della Parola di Dio all’interno di un momento di preghiera per permetterle di illuminarci e rinnovarci. […] La lettura spirituale di un testo deve partire dal suo significato letterale. Altrimenti si farà facilmente dire al testo quello che conviene […]. Alla presenza di Dio, in una lettura calma del testo, è bene domandare, per esempio: “Signore, che cosa dice a me questo testo? Che cosa vuoi cambiare della mia vita con questo messaggio? Che cosa mi dà fastidio in questo testo? […]”, oppure: “Che cosa mi piace, che cosa mi stimola in questa Parola? Che cosa mi attrae? Perché mi attrae?”. Quando si cerca di ascoltare il Signore è normale avere tentazioni. Una di esse […] è iniziare a pensare quello che il testo dice agli altri, per evitare di applicarlo alla propria vita. […] Altre volte riteniamo che Dio esiga da noi una decisione troppo grande […]. Questo porta molte persone a perdere la gioia dell’incontro con la Parola […]. Egli invita sempre a fare un passo in più, ma non esige una risposta completa se ancora non abbiamo percorso il cammino che la rende possibile. Semplicemente desidera che guardiamo con sincerità alla nostra esistenza e la presentiamo senza finzioni ai suoi occhi, che siamo disposti a continuare a crescere, e che domandiamo a Lui ciò che ancora non riusciamo ad ottenere».
Confronto tra noi
– Quali esperienze positive di servizio alla Parola conosco?
– Quali disagi e difficoltà sperimento nel vivere la Parola?
– Quando e come una lettura profonda della parola di Dio mi ha aiutata/o a prendere una decisione importante?
– Quali conversioni devo attuare alla luce del Vangelo: quali modi di pensare, atteggiamenti da maturare, comportamenti da assumere?
Mettersi alla prova e leggere se stessi
Conosciamo la parola di Dio?
Provate ad associare ciascuna frase all’evangelista che l’ha scritta… se non ce la fate aiutatevi con la Bibbia.
1. «Disse ancora: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. […]”».
2. «Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: “Effatà”, cioè: “Apriti!”. E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno».
3. «Ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato».
4. «La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”».
Quale di questi brani in questo momento può dire qualcosa alla vostra vita? Perché?
Due Testimoni
Molte persone hanno fondato la propria vita sulla Parola di Dio e hanno fatto di tutto perché fosse accessibile a tutti.
Un esempio è il cardinal Martini. Un altro è quello di suor Tea Frigerio, missionaria saveriana in Brasile dal 1974, che è una delle animatrici dell’esperienza della lettura popolare della Bibbia. Dal 1999 è anche animatrice del cammino di Lettura popolare della Bibbia in Italia, e ha scritto diversi libri.
Nella nostra famiglia
Anche nella famiglia della Consolata la Parola è centrale: un esempio è l’esperienza della Certosa di Pesio, la casa di spiritualità in provincia di Cuneo in cui da anni si tiene una scuola di preghiera per giovani. Un altro esempio è il lavoro di padre Giuseppe Frizzi, che ha dedicato la sua vita missionaria alla traduzione della Bibbia in una lingua africana, il makua del Mozambico. Non si può annunciare il Vangelo con le lingue europee internazionali. C’è bisogno di un’inculturazione dialogica tramite le lingue indigene che sono una chiave per attingere alla cultura materna.
Riflettere
Il Concilio Vaticano II ha rimesso al centro la Parola di Dio, da ascoltare con fede e annunciare con fiducia. Se la Parola di Dio viene spezzata con intelligenza e sensibilità, c’è una risposta di attenzione, di apertura ai grandi interrogativi della vita, di riscoperta della fede nel suo significato più autentico.
Ascoltare la Parola
Terminiamo l’incontro con un momento di preghiera per affidare a Dio la nostra voglia di avvicinarci e vivere la sua Parola. Leggiamo Isaia 55,8-11.
Preghiere spontanee
Preghiamo insieme
Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.
Ricordaci che chi crede non è mai solo.
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.
E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!
(Lumen Fidei, n. 60)
Chiara Viganò
Note:
1- www.milaico.it.
di Chiara Vigano’
Chiara Vigano
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