Il ringraziamento di padre Antonello, dei suoi collaboratori e della popolazione locale per quanto raccolto dai lettori di Amico per il progetto Maternità… di cui pubblicheremo on line prossimamente la "seconda puntata".
Cari Amici di « Amico »
Un saluto cordiale e riconoscente a tutti voi che avete contribuito alla realizzazione del progetto: Arredamento Dispensario-Maternità Sanfil di Kinshasa.
Assieme alla popolazione del quartiere Sanfil e alle Suore infermiere che gestiranno questo Centro vi ringrazio.
Quando mi è stato chiesto di presentare un progetto della mia missione, vi confesso che sono stato un po’ esistante, mi chiedevo, «ma la gente non si stancherà di aiutare? Quelcuno potrebbe pensare: “E perché aiutare proprio il Congo, un paese ricchissimo di risorse? I Congolesi non sono capaci di venirne fuori? Quando finirà questa povertà?”».
Rispondere a queste domande richiederebbe un lungo discorso.
La vostra generosa risposta al mini progetto di «Amico» dello scorco gennaio mi ha confortato e incoraggiato.
Non vi siete stancati di aiutarci.
Mi ha fatto del bene anche un’espressione usata da Lino, un giovane della mia missione in un incontro serale di due gruppi della parrocchia che avevano difficoltà gravi a capirsi e a riconciliarsi. Tutti avevano parlato dichiarando le proprie ragioni e non si riusciva a trovare via d’uscita per la richiesta di perdono reciproco e per la riconciliazione. Lino si alza e dice a voce alta: «Noi non possiamo partire da qui questa sera senza esserci riconciliati, noi siamo cristiani, siamo “condannati a volerci bene”».
Cari amici, auguro a voi e a me di vivere liberi, coscienti e felici questa “condanna” ad amare, è una condanna per la vita.
Ciao e grazie
P. Antonello e
Cominità di Sanfil
Kinshasa Rep. Dem. Congo
Di Antonello Rossi
Antonello Rossi
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