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La mia isola ferita

I primi a dover fare i conti con le conseguenze del riscaldamento climatico globale sono persone e popoli che a malapena sappiamo che esistono. Tra di loro, gli Eschimesi (attenzione: Eschimesi è un nome improprio! I protagonisti di questo libro preferiscono chiamarsi Innu o Inupiak).
Una dolce bambina innu, che porta un bellissimo nome, ci confida la sua preoccupazione davanti al mostro che sta divorando la sua amata isola.
Riusciremo ad aiutarla?

Autori: Pasquet Jacques, Arbona Marion
•Pasquet Jacques. Parla così di sé: "Sono nato in Francia. Passavo le vacanze con i piedi affondati nella sabbia delle dune e gli occhi tuffati nelle onde dell’Atlantico. Amavo le carte geografiche e tutti quei nomi di fiumi, di città, di montagne… Sognavo un treno o una barca che un giorno mi ci portasse. Ho viaggiato molto prima di scegliere il Québec come terra d’adozione. Per più di vent’anni ho comunicato la mia passione per le parole e per le storie agli scolari della primaria e agli studenti universitari. Continuo a farlo scrivendo nuove storie. Per alcuni anni ho frequentato un popolo affascinante: gli Inuit".
• Arbona Marion, si presenta con queste parole: "Dopo essermi diplomata in animazione alla Scuola nazionale di Arti decorative di Parigi, mi sono trasferita a Montréal, il capoluogo della provincia canadese del Québec. Mi sono abituata ad affrontare il freddo con un bel paio di doposci foderati di pelliccia. Sogno di dedicarmi ai cartoni animati". È illustratrice di oltre una trentina di libri per bambini.

"La mia isola ferita" è finalista al Premio Tamarack 2011-12 (Libri di autori canadesi francofoni, votati dagli scolari dell’Ontario) ed è stata selezionata per il Baula 2010 (Ministero dell’Educazione del Messico).

Il libro continua nella scheda attiva qui scaricabile

anno: 2012
formato: 21×21
pagg. 36
euro 10,00

di EMI – Editrice Missionaria Italiana

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