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Viaggiando (e incontrando) s’impara

Spesso non si trova nemmeno il tempo di accendere la radio poiché gli argomenti di discussione sono tanti…

Seppur diversi dal giro del mondo in ottanta giorni o dalle ventimila leghe sotto i mari, quattrocento chilometri in autostrada costituiscono un’occasione sufficiente per nuove scoperte e, perché no?, condivisioni.

In Europa è nato grazie ad internet un nuovo modo “giovane” di viaggiare in macchina: condividere l’abitacolo, dividendo le spese, diminuendo la pesantezza di lunghe distanze e moltiplicando le chiacchiere.
Purtroppo tali operazioni matematiche non avvengono di frequente in Italia, dove questa usanza non trova ancora diffusione.
Il meccanismo tuttavia è semplicissimo: chi programma un viaggio immette un annuncio su un apposito sito internet, specificando il tragitto che intende percorrere, il giorno e l’orario di partenza e di arrivo, lo spazio disponibile nella propria auto (per passeggeri ed eventuali bagagli); può spiegare in breve le sue abitudini (pause durante il viaggio, flessibilità di orario…) e le preferenze sui potenziali passeggeri (fumatori, con piccoli animali…).
Chi ha bisogno di un posto in auto può trovare gli annunci dei conduttori che più si avvicinano alle proprie esigenze utilizzando un semplice motore di ricerca, e può eventualmente incontrare quello selezionato contattandolo via e-mail o telefono.
I vantaggi di un viaggio di questo tipo sono parecchi: economicità, eco-compatibilità, arricchimento interpersonale, comodità. La spesa per benzina e pedaggi viene abbattuta, l’inquinamento prodotto è quello di una sola auto e non di due o tre. Ci si accorda su prezzo, luogo di incontro, orario.
Valore aggiunto da sottolineare: si incontrano e conoscono persone.
Spesso non si trova nemmeno il tempo di accendere la radio poiché gli argomenti di discussione sono tanti. Viaggiando all’estero ci si ritrova a parlare 4 lingue contemporaneamente nello spazio risicato dell’abitacolo; si dicono e si ascoltano opinioni sul proprio paese, ricevendone impressioni e donando informazioni, idee e consigli di viaggio; si raccontano e ascoltano aneddoti personali; si scoprono professioni prima sconosciute, percorsi di studi possibili, opere musicali da ascoltare, libri da scovare.
Durante l’ultimo viaggio in auto-stop (altro metodo economico di viaggiare, anche se meno usato e forse meno raccomandabile) di ritorno da un ritiro spirituale, ho trovato, in un paese ateo, qualcuno interessato a scoprire, a conoscere cosa avevo fatto e perché. La persona in questione, cresciuta con un’educazione tradizionale cattolica (almeno per quanto riguarda le tappe “da adempiersi” in giovane età), si è allontanata dalla Chiesa per avvicinarsi più tardi alla filosofia buddista. Abbiamo scoperto che tra di essa ed il ritiro spirituale da cui ritornavo ci sono in comune l’esperienza del silenzio, il mezzo della meditazione, il valore della pace e della riconciliazione.
Salutandomi mi ha lasciato dicendomi: «Bene, vedi, ci si arricchisce incontrandosi! Buon cammino!».

Siti Internet da visitare:
http://www.roadsharing.com/
http://www.european-car-sharing.com/
http://www.covoiturage.fr/
 

Di Nadia Anselmo

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