Slow page dei Missionari della consolata

Guida al consumo critico

Tutto quello che serve sapere per una spesa
giusta e responsabile

6ª edizione – nuova edizione aggiornata.

Scegliere in maniera critica che cosa consumare significa votare ogni volta che facciamo la spesa.
Ma per scegliere bisogna informarsi. Perciò questa "Guida" è la compagna inseparabile del consumatore critico.

Autore: Centro Nuovo Modello di Sviluppo
La guida è curata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo, coordinato da Francesco Gesualdi. Il Centro è sorto a Vecchiano (Pisa) nel 1985. Affronta i temi del disagio economico, psichico e ambientale sia a livello locale che internazionale, con particolare attenzione al Sud del mondo. Oltre alla Guida al consumo critico ha pubblicato con EMI: Lettera a un consumatore del Nord; Nord-Sud. Predatori, predati e opportunisti; Sulla pelle dei bambini; Geografia del supermercato mondiale; Sud-Nord. Nuove alleanze per la dignità del lavoro; Ai figli del pianeta; Guida al risparmio responsabile, Guida al vestire critico, I mercanti della notizia.

Contenuti: Il sistema si sforza di convincerci che il consumo è un fatto privato che riguarda solo noi, le nostre voglie, il nostro portafogli.
Ma non è così: riguarda l’intera umanità, perché ha conseguenze sulle risorse, sull’energia, sui rifiuti, sulle condizioni di lavoro.
E se compriamo alla cieca rischiamo di renderci complici dei peggiori misfatti.
Ecco l’importanza del consumo critico, che consiste nella scelta dei prodotti non solo in base al prezzo e alla qualità, ma anche alla loro storia e al comportamento delle imprese.
Scegliere in maniera critica che cosa consumare significa votare ogni volta che facciamo la spesa.
Ma per scegliere bisogna informarsi. Perciò questa "Guida" è la compagna inseparabile del consumatore critico, lo strumento che porta sempre con sé per sapere come si comportano Nestlé, Coca-Cola, Del Monte, Barilla e tante imprese che incontriamo al supermercato.
Consumatore informato, consumatore sovrano.

OFFERTA SPECIALE
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anno: 2011
formato:
14×21
pagg. 592
euro 18,50

INDICE

Presentazione e ringraziamenti, 7

PARTE PRIMA – Per un consumo responsabile, 11
Introduzione, 13
Consuma sobrio, 14
Consuma libero da scorie, 20
Consuma corto e naturale, 29
Consuma equo, 41
Consuma senza crudeltà, 53
Consuma democratico, 60
Consuma sovrano, 66

INTERMEZZO – Criteri di analisi delle imprese, 69
Il nostro fuoco, 70
Simbologia e fonti, 71
I comportamenti indagati, 73

PARTE SECONDA – Settori sotto la lente, 81
Bevande non alcoliche, 83
Biologico, 91
Biscotti, dolci, merendine e cereali prima colazione, 95
Cacao, caffè e tè, 100
Carni e pesce, 106
Carte igieniche e assorbenti, 112
Detersivi, detergenti e additivi, 118
Frutta e verdure conservate, 124
Frutta tropicale, 127
Gelati e surgelati, 131
Latticini, 135
Maionese, salse, sale, aceto, 142
Marmellata, miele e zucchero, 146
Oli e margarine, 149
Orzo e infusi, 152
Pane, cracker e snack salati, 154
Pasta, riso e tortellini, 158
Piatti in busta, 161
Prodotti per l’igiene personale, 164
Prodotti per l’infanzia, 173
Supermercati, 176

PARTE TERZA – Imprese al vaglio, 187

PARTE QUARTA – Approfondimenti, 539
I simboli sulle confezioni, 540
Guida agli imballaggi, 543
Riferimenti utili, 568

INDICI, 571
Indice analitico dei prodotti, 572
Indice analitico dei nomi principali, 575
Indice generale, 582
I miei appunti, 584
 

PRESENTAZIONE

Guida al consumo critico
 
Il Centro nuovo modello di sviluppo è un piccolo centro di documentazione sorto a Vecchiano (Pisa) nel 1985, per iniziativa di alcuni nuclei familiari decisi a vivere la propria dimensione familiare in una prospettiva sociale e politica.
A partire dall’analisi sugli squilibri Nord-Sud, il Centro ha individuato la responsabilità delle imprese nei processi di impoverimento a livello globale e ha elaborato delle proposte per trasformare il consumo da strumento di complicità con i misfatti delle aziende a strumento di liberazione a fianco degli oppressi.
Fra le strade indicate ci sono le campagne di pressione che nel corso degli anni sono state organizzate anche dal Centro.
Altra strada indicata, il consumo critico che consiste nel fare la spesa smettendo di utilizzare come unici criteri di scelta il prezzo e la qualità dei prodotti, ma anche la loro storia sociale e ambientale, nonché il comportamento più generale delle imprese. Consumando in maniera critica è come se andassimo a votare ogni volta che facciamo la spesa. Votiamo sul comportamento delle imprese, premiando quelle che si comportano bene e punendo le altre. Alla lunga le imprese capiscono quali sono i comportamenti graditi dai consumatori e vi si adeguano instaurando fra loro una nuova forma di concorrenza, non più basata sulle caratteristiche estetiche ed economiche dei prodotti, ma sulle scelte sociali e ambientali.
Oltre che di imprese, ci occupiamo anche di stili di vita e di modelli di società nella consapevolezza che, se vorremo garantire un futuro al nostro pianeta e alla nostra umanità, dovremo essere capaci di rivedere non solo cosa, quanto e come produrre, ma anche come organizzare il lavoro, il mercato, le città, la solidarietà collettiva perché il tempo della crescita è finito. Per questo oltre alle guide abbiamo pubblicato testi di riflessione più, senza dimenticare che il cambiamento non possiamo realizzarlo da soli, ma con l’adesione di tutti.

Questo libro

Quando uscimmo con la prima Guida al consumo critico, a metà degli anni Novanta, l’attenzione era concentrata sulle imprese.
L’intento era di modificare i loro comportamenti sui temi che all’epoca erano ritenuti più urgenti: squilibri Nord-Sud, diritti dei lavoratori, corsa agli armamenti. Oggi il ventaglio delle emergenze si è allargato ad altri temi e comprende la crisi delle risorse, l’eccesso dei rifiuti, l’esproprio dei beni comuni. Per questo l’atteggiamento critico deve essere esteso fino a mettere in discussione l’intero stile di vita. Bisogna passare dal consumo critico al consumo responsabile dove la sobrietà fa da sfondo a ogni scelta. Non disinnescheremo mai la bomba sociale e la bomba ambientale su cui il pianeta sta seduto finché noi, gli opulenti, non accetteremo di consumare meno auto, meno luce, meno gas, meno acqua, meno cibo, meno vestiario, meno carta. Consumare meno è indispensabile per lasciare ai nostri figli un pianeta vivibile e per consentire agli esclusi di risalire rapidamente la china. Non dimentichiamo che tre miliardi di persone non hanno ancora conosciuto il gusto della dignità umana. Essi hanno il diritto di mangiare di più, vestirsi di più, calzarsi di più, curarsi di più, studiare di più, viaggiare di più.
Ma potranno farlo solo se i benestanti accettano di consumare meno perché comincia ad esserci competizione per le risorse scarse. C’è competizione per il petrolio per il quale siamo tornati a fare le guerre. C’è competizione per l’acqua, per i pesci, per le foreste, per i minerali e naturalmente c’è competizione per la produzione di rifiuti. I cambiamenti climatici in atto ci ricordano che se vogliamo salvare questo pianeta dobbiamo ridurre le emissioni di anidride carbonica del 60%. La morale della favola è che non si può più parlare di giustizia senza tenere conto della sostenibilità e l’unico modo per coniugare equità e sostenibilità è che i ricchi si convertano alla sobrietà. Ossia a uno stile di vita, personale e collettivo, più parsimonioso, più pulito, più lento, più inserito nei cicli naturali.
Ciò spiega perché questa sesta edizione si apre con una nuova parte che dà consigli, a tutto tondo, su ciò che bisogna fare per consumare in maniera responsabile. Ad essa segue una seconda parte che si sofferma sui settori di cui si occupa questa guida: i prodotti alimentari e i prodotti per l’igiene personale e della casa. Ogni settore è analizzato da un punto di vista dell’utilità, dell’impatto ambientale, dell’impatto sociale e si conclude con alcuni consigli pratici. Infine la terza parte fornisce informazioni sulle imprese.
La responsabilità politica e giuridica di questa guida è totalmente del Centro Nuovo Modello di Sviluppo. Tuttavia si può definire a buon diritto un’opera collettiva perché sono molte le persone e le organizzazioni che hanno collaborato. Esprimiamo a tutti loro il nostro più vivo ringraziamento e in particolare a Maurizio Marulli e Alberto Zoratti che hanno svolto l’attività di ricerca. Grazie anche alla Fondazione culturale Responsabilità etica e alla rete dei Gruppi di acquisto per averci sostenuto finanziariamente.
Infine grazie a tutti voi che consulterete questa guida e che ci vorrete inoltrare le vostre critiche e i vostri suggerimenti. Vi preghiamo di segnalarci tutte le lacune e gli errori che troverete in modo da produrre altre edizioni migliori di questa.

FRANCESCO GESUALDI
Coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo

 

 

EMI Editrice Missionaria Italiana

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