L’Italia ha contratto debiti con la finanza internazionale per oltre 1.800 miliardi di euro, il 120% del prodotto interno lordo.
Una situazione insostenibile, che oggi più che mai mette a rischio la tenuta stessa del sistema economico nazionale, e con esso il benessere di tutti i cittadini.
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Come salvare il bilancio dello Stato e perché farlo il prima possibile.
L’Italia ha contratto debiti con la finanza internazionale per oltre 1.800 miliardi di euro, il 120% del prodotto interno lordo.
È un record assoluto, ma ben più grave è l’interesse che lo Stato paga ai creditori: un salasso da 80 miliardi di euro l’anno.
Una situazione insostenibile, che oggi più che mai mette a rischio la tenuta stessa del sistema economico nazionale, e con esso il benessere di tutti i cittadini.
Tuttavia è possibile riportare il debito pubblico a un livello “sostenibile”, come impongono il buon senso e gli accordi internazionali.
Un libro chiaro ed esaustivo, aggiornato a oggi, che suggerisce le soluzioni: lotta all’evasione, riforma del fisco -patrimoniale compresa-, lotta alla speculazione finanziaria.
Alessandro Volpi è docente di Storia contemporanea e di Geografia politica ed economica della Facoltà di Scienze politiche dell’università di Pisa. Dal 2008 è assessore al Bilancio, alle Finanze e al Patrimonio del Comune di Massa. Per Altreconomia ha pubblicato “Mappamondo postglobale” (2006).
Alessandro Volpi
Pagine 120 – 13 euro
ISBN: 9788865160602
Altreconomia Edizioni
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