Un’intervista doppia per avere un piccolo assaggio della vita dei due futuri Missionari della Consolata.
ERMANNO SAVARINO e NICHOLAS MUTHOKA
DOVE SEI NATO?
E: A Canale d’Alba (Cuneo).
N: A Machakos, Kenya.
COM’È COMPOSTA LA TUA FAMIGLIA?
E: Io, mio padre, mia madre.
N: Siamo in nove: sette figli più 2 genitori! E ora, con i nipotini che arrivano, riempiamo il paese.
DOVE STAI VIVENDO ORA?
E: A Roma, in una comunità internazionale.
N: Nella gran Torino, prima capitale d’Italia.
COSA STAI FACENDO?
E: Sto studiando spiritualità alla Gregoriana, insegno l’italiano agli immigrati.
N: Preghiera, studio e animazione giovanile e un po’ di giornalismo.
COSA FAI NEL TEMPO LIBERO?
E: Preghiera, studio e animazione giovanile e un po’ di giornalismo. Suono il piano, visito Roma, corro e cammino per il parco.
N: Cammino moltissimo, quasi tutti i giorni. Poi leggo e qualche volta prendo una birra con amici. Dipende dai giorni e dai periodi.
QUANDO E DOVE VERRAI ORDINATO SACERDOTE?
E: A settembre, nella mia parrocchia a Chieri (Torino).
N: A settembre, in Ikalaasa, la mia parrocchia natale.
PERCHÉ HAI SCELTO DI DIVENTARE MISSIONARIO DELLA CONSOLATA?
E: Perché con i Missionari della Consolata ho maturato la mia vocazione.
N: Perché mi ha colpito la frase del profeta Geremia che è incarnata dai missionari della Consolata:
“Consolate, consolate il mio popolo …”.
QUAL È IL PRIMO MISSIONARIO DELLA CONSOLATA CHE HAI INCONTRATO?
E: Padre Paolo Angheben in Certosa di Pesio, ora in Etiopia.
N: Il p. Attilio Lerda, direttore vocazionale.
COME HAI CAPITO CHE IL SIGNORE TI CHIAMAVA AD UNA VITA DA MISSIONARIO CONSACRATO?
E: Sentivo il desiderio di “andare oltre”, di una vita spesa per gli altri.
N: Lo si capisce pregando, con l’accompagnamento spirituale, con una vita di servizio – ecco le tre cose che mi hanno aiutato.
QUANDO SEI ENTRATO IN SEMINARIO, DOVE IMMAGINAVI CHE AVRESTI SVOLTO IL TUO SERVIZIO MISSIONARIO?
E: In America Latina.
N: Colombia o Congo! Mi piaceva l’idea del missionario in una qualche foresta, o amazzonica o tropicale.
QUAL È IL BRANO DEL VANGELO CHE TI HA COLPITO DI PIÙ IN TUTTA LA TUA VITA?
E: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi…» (Gv 15,16).
N: “Vi ho amato fino alla fine, rimanete nel mio amore”. Vangelo di Giovanni, capitolo 15.
COSA TI ASPETTI DALLA TUA NUOVA VITA?
E: Continuare a seguire e conoscere il Signore, con il dono del servizio sacerdotale.
N: Avventura, impegno, sfide.
IN CHE PAESE DEL MONDO VORRESTI LAVORARE UN GIORNO O L’ALTRO?
E: Mi piacerebbe tornare in Brasile, dove sono stato per un anno.
N: Ora penso alla Costa d’Avorio …
QUAL È LA CARATTERISTICA CHE TI COLPISCE DI PIÙ DEL BEATO GIUSEPPE ALLAMANO, FONDATORE DEI MISSIONARI DELLA CONSOLATA?
E: La sua paternità affettuosa con tutti i suoi missionari.
N: La sua capacità dialogica e il suo amore per Dio e per i suoi missionari.
DICCI TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERE IL SACERDOTE MISSIONARIO DELLA CONSOLATA CHE VORRESTI ESSERE.
E: Autentico, disponibile, trasparente.
N: Amorevole, zelante e deciso.
QUALI SONO LE PIÙ GRANDI SFIDE CHE IL MONDO DI OGGI STA DIRIGENDO ALLA MISSIONE?
E: L’indifferenza religiosa, il dialogo con le altre religioni.
N: Il fatto che molti vivano come se Dio non esistesse!
TU COME TI VEDI DI FRONTE A QUESTE SFIDE?
E: Spero di essere compagno di strada e testimone.
N: Consapevole delle difficoltà e delle sfide reali, ma fiducioso in Dio e negli uomini e donne che incontrerò.
CHE SLOGAN VORRESTI LASCIARE A UN GIOVANE IN RICERCA?
E: Qualsiasi cosa tu voglia fare, scegli con il Signore per scegliere bene.
N: Lasciati sorprendere e interrogare dalla Vita, dalla Missione, da Gesù. La vita è bella, quando è avventurosa, ma per un qualcosa, per un qualcuno, per Dio.
La Redazione
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