Slow page dei Missionari della consolata

Quello che le etichette non dicono

Guida per uscire sani dal supermercato

Per scegliere bisogna sapere. Ecco la centralità dell’informazione che al supermercato assume il volto delle etichette.
Questo libro parla di loro, spiega la loro struttura, la loro utilità, i loro limiti.
È un viaggio per capire cosa ci raccontano, il linguaggio che usano, quanto ci possiamo fidare.
Ma anche per mettere a fuoco i loro vuoti in modo da organizzarci per rivendicare ciò che ci spetta in nome della libertà e della responsabilità.

Autore: Corradini Pierpaolo
(Pisa, 1971) tra i vari impieghi è anche giornalista free lance e collabora con diversi quotidiani e riviste.

Target: Per tutti.
 
Contenuti:
Democrazia significa scegliere, un diritto che non si esercita solo nel chiuso della cabina elettorale, ma che si rinnova giorno per giorno nei piccoli gesti quotidiani: quando compriamo il giornale, quando entriamo in banca, quando facciamo la spesa.
Ma per scegliere bisogna sapere, ed ecco la centralità dell’informazione che al supermercato assume il volto delle etichette.
Questo libro parla di loro, spiega la loro struttura, la loro utilità, i loro limiti.
È un viaggio per capire cosa ci raccontano, il linguaggio che usano, quanto ci possiamo fidare.
Ma anche per mettere a fuoco i loro vuoti in modo da organizzarci per rivendicare ciò che ci spetta in nome della libertà e della responsabilità.

anno: 2011
formato: 14×21
pagg. 208
euro 13,00
 

INDICE
 
Premessa, 11
Prologo, 13

Capitolo 1. Frutta e verdura, 15

Capitolo 2.
Come si legge un’etichetta, 19

Capitolo 3.
Panetteria e gastronomia, 21

Capitolo 4.
Uova, latte e latticini, 27

Capitolo 5.
Scatole, scatoline e scatolette, 31

Capitolo 6.
Gli additivi alimentari, 33
L’aspartame, 41
Il glutammato, 43
Gli affumicati, 46
L’acrilammide, 47
Altri additivi da evitare, 50
I coadiuvanti tecnologici, 54

Capitolo 7.
I grassi, 57

Capitolo 8. Dove scopriamo cosa hanno comprato il Signor No e Nina, 61
Olio, 61
Aceto, 63
Burro, 64
Sale, 66
Zucchero, 66
Tè e caffè, 67
Farina, 70
Pasta, 70
Riso, 72
Conserve di pomodoro, 73
Fagioli, 74
Altri barattoli, 75
Tonno, 75
Biscotti, 77
Confetture (o marmellate?), 77
Cioccolato, 78
Cereali, 79
Patatine, 80
Cracker, grissini, fette biscottate…, 81
Maionese, 82
Sottilette, 82
Birra, 84
Vino, 86
Acqua, 87
Succhi di frutta, 88
Carne, 90
Pesce, 92

Capitolo 9. Nonsoloalimenti, 95
Pellicola trasparente e alluminio, 95
Giocattoli, 96
Farmaci, 98
Cosmetici, 99
Dentifrici, 107
Saponi, 109
Scatolette per cani e gatti, 115
Tabacco, 117
Abbigliamento e calzature, 119

Conclusione, 127

APPENDICE
Scheda 1. Cosa deve essere riportato in etichetta, 133
Scheda 2. Il latte, 136
Scheda 3. Gli aromi, 139
Scheda 4. I dolcificanti, 142
Scheda 5. I numeri e i nomi da ricordare, 146
Scheda 6. Gli Ogm, 148
Scheda 7. Il biologico, 152
Scheda 8. I marchi dei prodotti alimentari, 157
Scheda 9. Allergie e intolleranze, 162
Scheda 10. La tabella nutrizionale, 165
Scheda 11. Le zone Fao, 171
Scheda 12. Il codice a barre, 172
Scheda 13. Le vitamine, 173
Scheda 14. Le 7 regole d’oro, 176

Bibliografia, 179
Indice analitico, 197
Ringraziamenti, 201
 

PRESENTAZIONE
Premessa

Ogni giorno che passa infiliamo nel nostro corpo aria, acqua e altro. E di questo "altro" cosa sappiamo? Sappiamo che alcuni coloranti, vietati in Giappone, Stati Uniti e Canada perché potenzialmente tossici, sono invece permessi in Europa? Sappiamo che la bresaola della Valtellina si fa in provincia di Sondrio, ma che la carne utilizzata può provenire dall’Uruguay o dall’India? Cosa significa denominazione di origine controllata e garantita? Chi sa leggere le informazioni nutrizionali? Sappiamo che lo zucchero bianco e lo zucchero marrone hanno le stesse proprietà nutrizionali e le stesse calorie, e che l’unica cosa che cambia, oltre al colore, è il sapore? E che il glutammato potrebbe non essere così dannoso come ce lo hanno descritto negli ultimi anni? Qualcuno ha mai sentito parlare dell’aspartame, presente nella maggior parte delle bibite gassate in commercio? Sappiamo che alcuni shampoo possono contenere una o più sostanze sicuramente cancerogene per l’uomo?
A questi e altri interrogativi tenta di rispondere Quello che le etichette non dicono, fornendo al consumatore una serie di istruzioni e consigli per poter leggere le etichette dei più comuni prodotti da supermercato e orientarsi in tutti gli altri casi. Consumare cibo "naturale" in questi ultimi anni sembra essere diventato sempre più importante, e la tendenza è in continuo aumento, come dimostra la crescita esponenziale del mercato biologico. Aumenta anche il numero di libri, riviste e soprattutto siti o blog dedicati ai numerosi temi connessi al mondo dell’alimentazione, così come proliferano gli articoli sui principali quotidiani e periodici nazionali, a testimonianza del fatto che il consumatore desidera essere sempre più informato su quello che mangia e beve quotidianamente.
Si dice infatti che le etichette rappresentano la carta di identità di un prodotto, ma se si è analfabeti, a che serve poter consultare la carta di identità? Ecco come e perché è nato questo libro, una guida per tutti coloro che vogliono imparare a leggere le etichette poste sui prodotti che comprano, quali sono i rischi per la salute, cosa si nasconde dietro numeri e parole il cui significato è noto solo a laureati in chimica, scienze dell’alimentazione e pochi altri.
I 9 capitoli di cui si compone questo volume sono complementari alle 14 schede in Appendice: inutile leggere i primi se non si leggono le altre. È possibile una lettura incrociata, seguendo i continui rimandi interni al testo, oppure una lettura continuativa dall’inizio alla fine – vanno bene entrambi i metodi, come più vi è congeniale.
Se invece si volesse utilizzare questo libro come una guida rapida, è sufficiente consultare l’Indice analitico (p. 197), in cui dal nome del prodotto è possibile risalire facilmente alle pagine in cui viene analizzata l’etichetta di tale prodotto.
Spero che questo libro vi piaccia e che soprattutto vi sia di aiuto per districarvi nella lettura delle etichette dei prodotti che deciderete di acquistare per voi e per chi vi sta accanto – che siano figli, nipoti, cani, gatti, amici o, perché no, nemici, così saprete che cioccolatini regalar loro per il compleanno…
Ed ecco a voi il Signor No, un professionista della spesa.

Prologo

Il Signor No è un simpatico ometto sulla quarantina, con una folta barba, sposato, con la Signora No naturalmente, con una figlia di nove anni e un figlio di due. Ma il Signor No potrebbe benissimo essere anche un aitante surfista diciottenne, una grassa cuoca trentenne o un’esile pensionata ottantenne. A noi non importa. Quello che importa è che il 12 febbraio quella "macchia sospetta" l’hanno trovata proprio nella radiografia ai polmoni del Signor No, anche se poi, fortunatamente, ogni timore si è rivelato infondato. C’è da dire che il Signor No ha sempre bevuto moderatamente, ha smesso di fumare a 23 anni, fa un’ora di corsa tre volte alla settimana e… beh, sì, bisogna ammettere che forse non ha avuto una vita alimentare del tutto equilibrata, con quel suo amore sfrenato per i dolciumi, le patatine, i salumi, la carne in scatola, per non parlare dell’incredibile numero di chewing-gum che riesce a ciancicare ogni giorno. Fatto sta che, volente o nolente, da quel fatidico 12 febbraio passato in compagnia di un ultrapessimistico medico, il Signor No ha capito che ciò che introduce tutti i giorni all’interno del proprio corpo, insieme all’aria e all’acqua, è sicuramente la cosa più importante per la sua salute fisica. Da allora ha deciso di leggere per intero tutte le etichette dei vari prodotti prima di comprarli – e andare a fare la spesa con lui è diventata un’odissea per la Signora No, che spesso preferisce inventarsi una qualsiasi scusa pur di evitare quelle interminabili ore di autopsia delle etichette.
E proprio oggi che la famiglia No si sta preparando per un mese di vacanza in campeggio, con il piccolo Theo che "aiuta" la mamma a preparare le valige, saremo noi a dover accompagnare il Signor No nella megaspesaprimadipartire al supermercato sotto casa. Toh, guarda… Viene anche la figlia, Nina.
Sono le 17 di un infernale venerdì prevacanze intelligenti.
Auguri!
Mettiamo nel carrello le borse, meglio se di stoffa, ed entriamo al reparto ortofrutta – che non si sa bene per quale motivo si trova spesso all’inizio del percorso supermercatizio, con il consueto spiaccicamento di pomodori e frutta varia che vengono man mano sommersi dalla restante spesa.
Qui ci soffermeremo molto poco, perché il Signor No preferisce comprare la frutta e la verdura nel posto in cui andrà in villeggiatura – del resto, anche quando non è in vacanza, è sua abitudine comprare tali alimenti dai contadini della zona, sia direttamente che tramite i mercati e il gruppo di acquisto solidale di cui fa parte.

EMI Editrice Missionaria Italiana

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