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Christus vivit. Discernimento

Il tuo posto nel mondo

Photo by Larry George II on Unsplash

Ecco il terzo dei tre schemi d’incontro per animare gruppi giovanili a partire dall’esortazione post sinodale di papa Francesco «Christus vivit», sul tema del discernimento.


Tema: discernimento.
Obiettivi: condurre i giovani a porsi domande profonde sulla propria identità e posto nel mondo.
Durata dell’incontro: 1 ora e 30 circa.
Destinatari: dai 17 anni in su.
Materiale: PC, proiettore, carta, penne, foglietti con domande, impianto audio per canti.


Tramite la riflessione guidata su alcuni passaggi del capitolo 9 della Christus vivit e la metafora della barca e del viaggio, l’animatore può facilitare nei ragazzi il sorgere di domande sulla loro identità e posto nel mondo.

Introduzione

L’animatore inizia riprendendo brevemente i temi guida dei due incontri precedenti: amore e missione, l’Amore di Dio che chiama e invia; la chiamata e la vocazione unica e speciale che Dio riserva a ciascuno come un dono da riconoscere e accogliere nella propria vita.
Chiede ai ragazzi anche cosa si ricordano e li ha colpiti.
Prosegue con la lettura del brano di Matteo 14, 22-36: «Gesù cammina sulle acque, e Pietro con Lui».
Questo testo richiama il tema del discernimento grazie ai dubbi dei discepoli. Essi, infatti, non sanno distinguere chi sia colui che cammina sulle acque verso di loro: è Gesù o un fantasma? Neanche Pietro si fida fino in fondo.
Ma cosa significa fare discernimento? Discernere è scegliere, saper separare, ad esempio, il bene dal male o il vero dal falso; distinguere, giudicare.
L’animatore può riprendere il concetto di questa introduzione con il
video «Una parola al giorno. Discernimento» di Enrico Galiano.

Vocazione

L’ultimo capitolo dell’esortazione postsinodale di papa Francesco è appunto dedicata al tema del discernimento, in modo particolare al discernimento come strumento per riconoscere la propria vocazione.
Scrive papa Francesco (CV 283 e seguenti) che quando si tratta di discernere la propria vocazione è necessario porsi varie domande. Non si deve iniziare chiedendosi come si potrebbe guadagnare di più, o come si potrebbe ottenere più fama e prestigio sociale. Non si dovrebbe nemmeno cominciare chiedendosi quali compiti ci darebbero maggiore piacere.
Alcune domande importanti da porsi sono, invece: «Conosco me stesso, al di là delle apparenze e delle mie sensazioni?»; «So che cosa dà gioia al mio cuore e che cosa lo intristisce?»; «Quali sono i miei punti di forza e i miei punti deboli?». Seguono poi altre domande: «Come posso servire meglio ed essere più utile al mondo e alla Chiesa?»; «Qual è il mio posto su questa terra?»; «Cosa potrei offrire io alla società?». A queste domande, ne seguono altre molto pragmatiche: «Ho le capacità necessarie per prestare quel servizio? Potrei acquisirle e svilupparle?».
Il giovane deve porsi queste domande (che l’animatore, in seguito, consegnerà stampate su un foglietto a ciascun giovane) non tanto in relazione a se stesso e alle sue inclinazioni, ma piuttosto in relazione agli altri, in modo che il discernimento lo aiuti a impostare la sua vita in riferimento agli altri.
«Tante volte, nella vita, perdiamo tempo a domandarci: “Ma chi sono io?”. Tu puoi domandarti chi sei tu e fare tutta una vita cercando chi sei tu. Ma domandati: “Per chi sono io?”».

Storia di vita: Luciano Bottan

L’animatore porta come esempio la storia di Luciano Bottan, un giovane missionario originario di Treviso, morto a 35 anni per un incidente mentre era in missione in Ciad.
C’è un bel canto composto da lui che è molto ispiratore: «La canzone di Luciano».

Ascolto e accompagnamento

Nella Christus vivit, papa Francesco suggerisce agli adulti modi per aiutare un giovane a discernere il percorso della propria vita. La prima cosa da fare – scrive – è ascoltare. E questo ascolto implica tre sensibilità diverse e complementari (cfr. nn. 292-294).
Innanzitutto l’attenzione a dedicare alla persona il tempo necessario e un ascolto incondizionato.
La seconda è la capacità di cogliere il punto giusto nel quale è in azione la grazia o la tentazione, appunto il discernimento. Questo ascolto è orientato a riconoscere lo Spirito buono, ma anche le trappole dello spirito cattivo, i suoi inganni e le sue seduzioni.
La terza attenzione è l’ascolto profondo del desiderio dell’altro oltre il guscio dei sentimenti: dove vuole davvero andare, chi vuole essere.
Il discernimento è un processo che richiede un accompagnamento e presuppone la libertà. Non ci sono ricette. Questa è la grande lezione che Francesco offre ai giovani: aiutarli a riconoscere che il loro destino e quello del mondo sono nelle loro mani. Il loro impegno, alla luce della fede, è vocazione e missione.
Il video di papa Francesco «Ascoltare i sentimenti e fare discernimento» può completare questa parte.

Deserto

L’animatore propone ai giovani la metafora del viaggio in barca dentro se stessi. Desideriamo che sia un viaggio profondo, attento, per ascoltarsi e conoscersi di più, guidati dalle domane di papa Francesco elencate prima.
Fa ascoltare il canto «Un’onda perfetta» e offre ai giovani un tempo di silenzio e meditazione personale.
Proietta un’immagine di Gesù che cammina sulle acque e calma la tempesta.
Durante il tempo di deserto, l’animatore invita i ragazzi a immaginarsi e visualizzarsi in una barca per intraprendere il viaggio dentro di sé, e a darsi del tempo per interrogarsi su chi ciascuno è e qual è la sua missione e vocazione specifica nel mondo. L’animatore consegna a ciascuno il foglietto con le domande.
Infine, invita ogni giovane a continuare autonomamente il percorso, aiutato dalla preghiera e cercando una persona saggia e di fiducia con cui possa aprirsi e che possa accompagnarlo nel viaggio della vita e nel discernimento della bellezza che c’è in lui.

Slancio, intuizioni, fede

Papa Francesco termina la Christus vivit con un invito che l’animatore può usare per concludere questo ciclo di incontri: «Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci».

Preghiera

Infine, l’animatore propone questa preghiera che parafrasa le parole di papa Francesco in occasione del sinodo dei giovani:

«Signore Gesù,
la tua Chiesa in cammino volge lo sguardo
a tutti i giovani del mondo.
Ti preghiamo perché con coraggio
sappiamo prendere in mano la nostra vita,
mirando alle cose più belle e più profonde,
e conservando sempre un cuore libero.
Accompagnati da guide sagge e generose,
aiutaci a rispondere alla chiamata
che Tu rivolgi a ciascuno di noi,
per realizzare il proprio progetto di vita
e raggiungere la felicità.
Tieni aperti i nostri cuori ai grandi sogni
e rendili attenti al bene dei fratelli.
Come il Discepolo amato,
che sappiamo stare anche noi sotto la Croce
per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te.
Desideriamo essere testimoni della tua Risurrezione
e riconoscerti vivo accanto a noi,
annunciando con gioia che Tu sei il Signore.
Amen».

Per un canto finale, l’animatore può proporre «Come tu mi vuoi».

di Elena Salvagnin

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