Slow page dei Missionari della consolata

Don Tonino Bello. A Sara e alle altre donne

Don Tonino aveva di certo intuito che la dignità non è questione di riconoscimento dell’altro. Così come è. Vale per le donne, ma non solo per loro. Non vorremo però anche noi, come lui scrive a Myriam, essere accusati “di aver fornito imprudentemente…

 ai circoli femministi pericolosi argomenti biblici, strumentalizzabili per le loro rivendicazioni”. Ma vorremmo che queste pagine fossero usate, e le donne soprattutto le usassero, per fare battaglie per riconoscere la dignità a ognuno e ovunque. Al di là delle quote e delle appartenenze. Perché la salvezza è universale: la facciamo tutti ed è un diritto di tutti.

Autore     A. Bello
Pagine     56
Anno     2012
Prezzo     € 7,00    

Antonio Bello

Mons. Antonio Bello è stato vescovo di Molfetta e Presidente Nazionale di Pax Christi. La sua scelta pastorale, vissuta sull’opzione radicale degli ultimi, e il suo impegno per la promozione della pace, della nonviolenza, della giustizia e della solidarietà, lo rendono ancora oggi, dopo la sua morte, tra i più audaci profeti dei nostri giorni. Attento conoscitore della Parola, con i suoi scritti, generalmente pubblicati in forma epistolare, è entrato nella realtà, nei fatti e nelle “pieghe” della storia per rileggere, alla luce della parola di Dio, segni di speranza nascosti agli sguardi affrettati dell’uomo. Vescovo scomodo, perché testimone di uno stile di vita non solo predicato ma soprattutto praticato, ha servito gli uomini laddove si nascondevano, non nelle statistiche ISTAT ma nelle stazioni di notte, nei casolari di campagna, tra gli sfrattati, i disoccupati e gli immigrati. In ultimo anche a Sarajevo, tra i dimenticati di una guerra inutile, a profetizzare un esercito di pace tra le parti in causa. Attento a tutti, di tutti ricordava il nome, la storia, le amicizie, i sogni e le sconfitte. Sognatore e utopista, così come i più realisti lo definivano, ha coinvolto nel suo impegno pastorale in diocesi soprattutto i giovani e quanti si definivano “credenti ma non praticanti” o atei in cerca di risposte, grazie alla sua capacità di parlare senza negare il dubbio che nasce spontaneo in ognuno e che è segno del bisogno di condividere, prima ancora di credere. Con alcuni di questi giovani ha dato vita nei primi anni del suo episcopato a Molfetta, nel 1987, all’esperienza della cooperativa la meridiana, conosciuta oggi per la sua attività editoriale, di cui è stato ispiratore e promotore. Ha sempre incoraggiato la cooperativa a continuare nella strada cominciata perché l’idea “è cosa buona che al Signore piace”; per questo le ha affidato gran parte dei suoi libri pubblicati in vita , convinto che ciò che era piccolo e sconosciuto potesse veicolare ugualmente il suo messaggio e di fatto sostenendo una attività che in un Sud geografico, penalizzato e penalizzante, rappresentava una delle primissime esperienze di cooperative giovanili.
I libri di don Tonino sono stati pubblicati dalle edizioni la meridiana soprattutto nella collana Paginealtre…lungo i sentieri della differenza. Nella stessa collana la meridiana ha dato spazio ad altri testimoni del Vangelo, come lui scomodi per la profondità della loro riflessione e per l’autenticità della testimonianza. Dopo la sua morte è stata istituita la Fondazione don Tonino Bello (www.dontonino.it) con sede ad Alessano, suo paese d’origine e luogo dove ha voluto essere sepolto.
www.dontonino.it

di lameridiana.it

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